Nebbie e dintorni

Il mondo rotto (3)


E’ successo. Che le elezioni americane sono state vinte da un certo Donald Trump grazie allo specialissimo meccanismo elettorale che premia i caucus e i grandi elettori dei singoli stati e non la somma dei singoli voti elettorali. E il popolo che ha perso le elezioni può presentare istanza di annullamento presso le sedi amministrative e costituzionali competenti per denunciare irregolarità ed eventuali brogli, ma, una volta eletto e insediato, il presidente degli Stati Uniti è colui che ha vinto le elezioni, punto. Se ne facciano una ragione gli oppositori e si lecchino le ferite e si chiedano dove hanno sbagliato le politiche dei loro campioni messi nell’angolo e ‘knocked out’.Elementare, direbbe Sherlok Homes, ma per la ‘marea umana’ – come l’hanno definita quasi tutti i media televisivi e i giornalisti dei ‘giornaloni’ alla loro quarta crociata (tu nota i sostantivi e gli aggettivi smaccatamente partigiani) – elementare non è, e continuano a sfilare imperterriti e a manifestare contro ‘l’intruso’, il ‘mostro’, il ‘fascista’ Donald per chissà che strane ragioni ed elucubrazioni fantasiose di parte avversa.Già, perché se l’evidenza di buongoverno casalingo dei ‘democrats’ e la loro azione geostrategica sullo scacchiere medio orientale fosse stata da tutti ugualmente leggibile e chiara e condivisibile – se non ci fosse stata l’esplosione mondiale incontrollata del terrorismo assassino, che ha in Siria e in Iraq il suo covo di serpenti, se non ci fossero stati i morti e i feriti nelle strade e piazze e nei teatri e gli aeroporti di Parigi, Bruxelles, Nizza e Berlino, nessuno si sarebbe sognato di denunciare la follia di un ‘mondo rotto’ e globalizzato che è il cavallo di battaglia zoppo e ferito dei ‘democrats’ e delle sinistre europee di s-governo degli ultimi due lustri.E non avremmo avuto la ‘brexit’ e Hofer a un passo dal governo in Austria e la crescita dei cosiddetti ‘populismi’ all over the world e le frontiere chiuse in Europa e l’imbonitore fiorentino dallo slogan atroce de:’ Salviamo vite’ se l’evidenza di un mondo globalizzato fosse tale da dirci che viviamo nel migliore dei mondi possibili.Per tutto ciò esposto e ripreso dalle cronache dell’ultimo lustro di sgomento e affanno globale diciamo che Donald Trump, il ‘mostro’ politico demonizzato da tutti i media ‘buonisti’ e dalle pretese ‘intelligentsia’ liberal e democrats, è il sotto prodotto di un dramma epocale avviato a un suo prossimo ‘cupio dissolvi’ e che solo provvedimenti altrettanto drammatici di contrasto al mondo rotto e malamente globalizzato delle cattive immigrazioni e dei fallimentari ‘liberi commerci’ che saranno assunti dalla sua amministrazione potrebbero arginare e contenere.Di certo non risolvere, perché l’ampiezza del dramma e della ‘catastrofe umanitaria’ globale lasciata esplodere nel tessuto sociale dell’America e dell’Europa dagli s-governanti europei e dall’amministrazione Obama è di tale enormità che non basteranno i due prossimi lustri a disinfiammarla.Attendiamo fiduciosi l’esposizione di un nuovo ‘new deal’ non vanamente retorico da parte dei ‘democrats’ che sfilano per le vie e le piazze di Washington, qualcosa di diverso e meno privo di senso e vuota retorica dell’obamiano ‘yes we can’.Perché non ci è ancora chiaro che cosa abbiano potuto, Obama e i suoi ‘democrats’, a parte l’aver condotto il mondo sull’orlo di una catastrofe globale che peggio è davvero difficile immaginare.Ogni suggerimento e chiarimento in proposito è gradito. 100.000 per la Questura. Marciare fa bene allasalute.http://www.ilfattoquotidiano.it/…/marcia-delle…/3332236/
Marcia delle donne, milioni in piazza contro Trump. Gli slogan: “Bullo e razzista, siamo…ILFATTOQUOTIDIANO.IT