Nebbie e dintorni

Aggravanti e dintorni


 L'aggravante dell'odio razziale sta diventando il leit motiv di questa nostra estate di fuoco e infiammazioni politiche diffuse e gioverà porsi qualche domanda in proposito, per capire se davvero stiamo vivendo una stagione all'inferno nel girone infuocato dell'odio razziale e se quelle fiamme sono destinate ad innalzarsi o a spegnersi e le ceneri stemperarsi colle piogge autunnali.Se ogni azione criminale o di ripulsa infastidita rivolta a persone di pelle nera od olivastra o di idioma e paese di nascita diverso dal nostro contiene l'aggravante su esposta non sarà che – viste le relazioni obbligate di razze e persone diverse agenti in uno stesso territorio e nazione - uguale aggravante si possa e/o debba applicare anche ai molti crimini commessi da 'migranti' dediti allo spaccio di droga o che inseguono arrapati, la sera o la notte, le ragazze di pelle bianca e indigene che rientrano a casa dopo il lavoro o la corsetta serale, provandosi a violentarle? Razza contro razza, nero contro bianco e viceversa.Sono domande di gran peso, considerato che attizzano il fuoco della polemica politica e che quelle 'aggravanti' vengono usate, spesso a sproposito e con modalità giornalistiche e politiche sciacallesche, dai pd trombati alle elezioni quale arma di distrazione di massa per rivalersi e risalire la china contro l'agire del nuovo governo targato Salvini. E l'atleta di pelle nera che si è vista negare dalla magistratura l'addizione dell'aggravante in questione, si è scoperto – con opportuno lavoro di contro inchiesta giornalistica svolta in gran parte in internet e che rintuzzava i latrati della grande stampa e dei telegiornali filo pd – si è scoperto che aveva una precisa affiliazione politica a targa pd e il padre non era davvero uno stinco di santo, bensì ha trascorsi criminali inquietanti ma, per fortuna, la sua progenie vive in una luce pubblica diversa ed è meritoria di lode atletica e plauso corale per le eventuali vittorie.Puntini sulle i che è giusto porre su ogni i di questa scottante questione che è destinata ad invelenire vieppiù ad ogni giorno che si aggiunge ai due mesi di politica nuova giallo-verde e nuove politiche immigratorie di contenimento e argine applicate dal ministro degli interni.E non sarebbe male rintuzzare apertis verbis le folli e ingiuste accuse che sono state rivolte da certa stampa estera a questo paese di essere la succursale del ku klux klan perché questo genere di frasi e parole scomposte e ridicole non fa che ridare ossigeno alle braci accese dal troppo che stroppia importato scriteriatamente da quelli del pd di s-governo con gli arrembaggi sulle nostre coste a sei cifre in pochi mesi - e gli episodi a sfondo razzistico che registriamo in cronaca sono il portato di una esasperazione che va curata, ma sarà cura lunga e paziente, ahinoi. Chi vivrà dirà.
NICOLAPORRO.ITDaisy: storia brutta, ma anche ridicolaZuppa di Porro: rassegna stampa del 3 agosto 2018 Ancora sul caso Foa. Il figlio che collabora con Salvini diventa un problema. Lega all'assalto degli eletti di Forza Italia. (00:00) La storia di Daisy, la