Nebbie e dintorni

Tempi che vai Savonarola che trovi


 Leggo molti articoli dai giornali più diversi – quelli che me lo permettono e non mi chiedono di abbonarmi. E leggo (per intero!) molti blogs ospitati sui giornali, con maggior interesse su 'Il Fatto Quotidiano' - da quando la 'Repubblica della sera' è diventato un solo giornale illeggibile, e i suoi giornalisti di punta trasvolatori oceanici di quel buonismo da un tanto al chilo che noi populisti non riusciamo più a tollerare a causa della sua cecità - che è della peggior specie, quella che: 'non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere'.E leggo i commenti a fondo articolo o a fondo blog che, se ne fossi l'autore o un membro della redazione, mi cadrebbero le braccia e mi riprometterei di non più scrivere/pubblicare una riga, dal momento che, in larga maggioranza, sono contro le tesi esposte nell'articolo; a volte radicalmente 'contro' e senza possibilità di conciliazione e sintesi 'super partes', - come si diceva in tempi in cui eravamo tutti più buoni, ma era solo perché non c'era internet e non avevamo la possibilità di rintuzzare in chiaro le tesi dei valenti giornalisti con i nostri commenti malevoli, ma, spesso, azzeccati.'A pensar male spesso ci si azzecca.', ricordate l'Andreotti buon'anima?E' la democrazia, Bellezza, rispondiamo in coro noi commentatori malevoli, ma informati e partigiani come e più degli autori degli articoli dei giornali. E' la democrazia di internet, dei tempi nuovi del 'villaggio globale' che ci consente di mettere a confronto le vostre tesi, di voi giornalisti inarrivabili (un tempo) e oggi 'embedded' e costretti a subire il cannoneggiamento quotidiano di commenti che vi rintuzzano, vi contestano, vi rimproverano la vostra incomprensibile (a volte intollerabile) partigianeria e piaggeria nei confronti del 'pensiero globalista dominante'.E ci dite 'odiatori' e 'leoni della tastiera' e 'populisti', ma siamo 'il popolo', invece – quella entità indifferenziata e anonima dalla quale avete marcato negli anni una distanza incolmabile e vi siete ritrovati con una maggioranza del 60 e più per cento a favore del presente governo che odiate e disprezzate, ma non sapete più da che parte girare lo sguardo in quel deserto di solitudini mentali in cui vi siete cacciati a forza di negare la realtà dei fatti tragici di questo scorcio di millennio affannoso di migrazioni epocali incontrollate e di conflitti conseguenti.Battetevi il petto, cari. Un po' di sana umiltà aiuta a risalire le chine.