Nebbie e dintorni

Giornalismo post moderno


Con un'aria da commedia americana / va chiudendo anche questa settimana. / Ma l'America è lontana / dall'altra parte della luna.... (L. Dalla buon'anima)'Anche sulla vicenda Trump, larga parte del giornalismo pensoso ha dimostrato di essere completamente scollegata dal reale, reputando “impossibile” ciò che per loro era moralmente inconcepibile: ovvero la vittoria di un buzzurro come Trump. La sua elezione è un’altra mazzata per le vedove inconsolabili del menopeggismo. Più si arrabbiano perché a “sinistra” non si fanno bastare gli improponibili Renzi e le Clinton, e più gli elettori danno loro torto. Non ne beccano una. A tal proposito, una cosa buona nella vittoria di Trump c’è: la reazione di Zucconi. E’ davvero una sagoma in queste ore. Idolo Vittorio: mille di questi giorni. 'Andrea Scanzi - Il Fatto Quotidiano Le premesse dei sondaggi sbagliati e dello schieramento delle truppe giornalistiche mondiali a difesa della Clinton, generale fellone.'Larga parte del giornalismo ha un’unica funzione: dirvi che morirete tutti, per giunta tra mille tormenti, se perderanno quelli per cui loro tifano. Cameron, Renzi, Clinton. E’ successo con la Brexit, sta accadendo con Trump. Figuriamoci. Le vostre e nostre vite scorreranno come prima, né più né meno. Vale, per la cronaca, anche per il referendum del 4 dicembre. Questo clima da “o noi o l’apocalisse” ha davvero frantumato le palle.' Andrea Scanzi (da 'il Fatto quotidiano')