Nebbie e dintorni

Mai fuori misura


22 dicembre 2013Ho visto un film, ieri sera, in cui la nota dominante era l'esagerazione, il fuori misura delle emozioni che guidavano le azioni dei personaggi al punto da rendere l'intera storia repulsiva e sguaiata. E i bravi attori e la loro recitazione e la regia si annichilivano su quella trama insensata e violenta.Non bisogna mai arrivare a questo punto di una storia. Mai costruire le proprie storie 'fuori misura' perché non avranno smercio e condivisione tra il nostro prossimo, bensì diventeranno storie 'criminali', storie che respingiamo al mittente e che vogliamo si chiudano al più presto e non occupino più le cronache delle nostre vite, neanche in modo marginale. E vale per le storie individuali di violenze private e amori sbagliati e drammi conseguenti, ma vale anche per le storie collettive di gruppi e associazioni e partiti e 'movimenti' che in-sorgono e prevaricano e si impongono con blocchi stradali e binari occupati, turbando una ordinata e serena vita associata.E' successo solo qualche giorno fa e abbiamo ascoltato cose che mai avremmo voluto ascoltare: parole senza senso, slogans fuori misura ( 'patria o morte', 'militari al governo' ) di un dramma nazionale esagerato ad arte dal solito noto (e, sospettiamo, segretamente finanziato dal medesimo) ai fini suoi di sempre: tenere banco in cronaca e nella vita pubblica con piazzate e interviste incendiarie in cui vaneggia di 'rivoluzioni' che avverrebbero se lui fosse arrestato. E i 'forconi' li dice 'il suo popolo' e il trait d'union tra lui e loro, ca va sans dire, sono le tasse che impiccherebbero le imprese (ma impiccano anche e di più le famiglie dei lavoratori dipendenti che le tasse le pagano tutte e alla fonte) e le costringono a chiudere, - ma sempre ci stupiamo, quando le dichiarazioni irpef vengono rese pubbliche, che i ribaldi e impudenti artigiani-piccoli imprenditori-commercianti dichiarino, in stragrande maggioranza, meno dei loro dipendenti. Misteri eleusini.E i cialtroni che li rappresentano politicamente continuano a parlare di tagli alla sanità, all'istruzione, all'assistenza agli anziani e alla previdenza pur di spuntarla sul punto che lo Stato italiano e l'Europa dovrebbero funzionare esentasse – tu vedi la fantasiosa quadratura del cerchio che rimuginano e ci propongono. E se la cosa si dimostra difficile e i conti dello Stato non consentono l'allegra e fantasiosa gestione eccoli invocare la 'rivoluzione', la piazza greca, l'insorgenza 'spontanea', - che di spontaneo non ha niente, se di mezzo c'è forza nuova e casa pound e il sogno di un golpe militare  e l'Europa sul banco degli imputati.Speriamo che la lezione dei giorni scorsi sia servita e il flop della piazza forconiana induca a più miti consigli – e ci piace che una parte di loro pensi adesso, passate le feste, alla piazza di Francesco (non sanno più a che santo votarsi?) e di andare tutti a san Pietro per una benedizione esentasse.Un bel gesto e un pensiero che ci convince: mandiamoli tutti a farsi benedire; vedi mai che guariscano dalle propensioni e vocazioni immonde di jacquerie fiscali e tornino a lavorare alacremente per la ripresa economica che verrà.