Nebbie e dintorni

I gamberi e la Storia


16 gennaio 2015...che poi, se proprio il santo padre, in caduta libera di stile e consensi, vuole tirare pugni agli irridenti e ai blasfemi di ogni risma che non si curano della fede vetusta – e inadeguata a coniugare il futuro – dei nostri ospiti islamici e pugni ai vignettisti che si sentono in illuministico diritto di mostrare, cogli strumenti della satira, il medioevo mentale e le contraddizioni epocali stridenti di quei poveretti dei covi nelle 'banlieues', avrebbe avuto largo tempo e luoghi notissimi dove esercitarsi. Ad esempio, negli storici rings da pugilato ecclesiastico del Friuli e della Toscana – dove la blasfemia era 'di casa' e le bestemmie nelle osterie e dentro alle case sono ancora e da sempre fioritissime e fantasiosissime e da florilegio e citazione dotta di 'cultura popolare'.E, se non l'ha fatto, sarà stato perché gli cadevano le braccia per l'impotenza ad arginare coi roghi inquisitoriali i peccatori o perché le eventuali denunce sarebbero cadute nel vuoto – come accade ormai per una lunga serie di reati del codice penale, gli 'schiamazzi notturni' inclusi'?O i metodi degli assassini islamo-fondamentalisti e terroristi e i loro micidiali kalashnikov riaprono oggi, miracolosamente, giochi storicamente perduti e, con la sacra alleanza religiosa sancita a bordo del volo che lo menava a Manila, il santo padre, - persa l'aura santificante del 'Francesco' da cantico delle creature -, darà fiato e ideologia combattente alle brigate dei nostrani cristiani fondamentalisti e inaugurerà la stagione delle fatwe di origine e provenienza vaticana?Della serie: 'La Storia che va col passo del gambero'