Nebbie e dintorni

Il gioco della Storia


   ...che poi, sempre per stare sul 'gioco della Storia', chissà che diverso condottiero sarebbe quel Magno Alessandro se, invece delle spade e delle sarisse, fosse vissuto al tempo delle spingarde e degli archibugi – e tutto quel fragore di peana e scudi levati e sbudellamenti e decapitazioni e infilzamenti coi persiani poco Immortali e con i popoli delle montagne lasciasse il posto ai moschetti e alle mitraglie e alle trincee o, peggio alle bombe atomiche sganciate dai bombardieri di alta quota che, neanche a distanza di settant'anni, gli americani hanno voluto 'chiedere scusa' ai giapponesi del misfatto, - e tuttora lo considerano un atto di guerra e un immane sacrificio di civili necessario alla chiusura della guerra .Magari si sarebbe convertito al buddismo e si sarebbe fatto monaco in un qualche monastero delle montagne dell'Hindustan, lasciando orfani i suoi molti 'fans' di quelle epiche battaglie coi soldati moribondi sugli scudi e i moncherini o le braccia mozzate in bella vista e gli intestini di fuori che fa tanto 'splatter' ed epopea cinematografica ollivudiana e Storia dell'umanità ognora fitta di morti ammazzati che ancora non ne abbiamo abbastanza - e alle cronache dei futuri viaggi spaziali preferiamo invece quelle dei foreign fighters che si fanno esplodere nei teatri e negli aeroporti, drole de guerre che il Magno Alessandro avrebbe ripudiato per certo, offrendosi di combattere l'Isis e ri-fondare il suo impero multietnico colà col pieno consenso delle potenze occidentali refrattarie a mettere 'gli scarponi sul terreno' e il plauso dell'alleato Putin che gli avrebbe consigliato Assad quale comandante in seconda al posto di Efestione. A volte ritornano e ci risvegliamo in un bagno di sudore.