Nebbie e dintorni

Greta o del 'salvare il mondo'.


 Se non fosse per il fatto che, fra qualche mese, nessuno parlerà più di lei – ma forse fonderà un partito, chissà, e si presenterà alle europee, mandando la mamma al parlamento europeo perché lei 'non ha l'età' – non ci scomoderemmo ad analizzare il fenomeno Greta, che, come i cicloni e i tornado che hanno nomi di donna, sta sconvolgendo le fangose e putride acque dell'informazione planetaria a guida buonista e sinistra.E dice niente, la piccola Greta, niente di nuovo o che non sia stato già detto inutilmente e ci accusa di averla, lei e tutti i suoi 'gretini', truffata e illusa. Accusa noi, la piccola, tutti noi: una intera generazione, noi che non abbiamo fatto niente di male (che è già un discreto obbiettivo) e, giovani a nostra volta, abbiamo votato i verdi quando contavano qualcosa e sembravano capaci di incidere sulle scelte di governo e planetarie.E' il sottoprodotto mediatico, la piccola Greta, di una sinistra che sente di non contare più una beata fava, politicamente, e, giunta alla frutta e al grappino, mette in campo gli adolescenti (pure antipatici) nell'illusione di avere futuro e li manda allo sbaraglio, li espone al ridicolo, col poderoso aiuto di Francesco benedicente e campione dei migranti di ogni risma e organizza trasferte e interviste e sessioni parlamentari, applaudendo ogni e qualsivoglia fiato di quella fanciullina triste e caparbiamente rivendicativa di un suo niente generazionale – ignara del niente conclamato della nostra generazione, relativamente a clima e inquinamenti globali. Perché non basta 'mobilitare le coscienze' e scendere in piazza un giorno si e l'altro pure, per 'cambiare il pianeta' e il suo clima – ci abbiamo già provato noi e gli strumenti che avevamo non sono bastati; le nostre armi -e, oggi, quelle di Greta e i gretini – erano e sono spuntate, contano meno del due di briscola, poveri cari.Sono i centri decisionali delle politiche degli stati, i G7/8/20, che dovrebbero cambiare e saper/poter imporre alle industrie nazionali le tecnologie del cambiamento, ma per questo non bastano cento, mille Grete o milioni di gretini salmodianti. Dove c'è profitto facile, cara Greta, lì è lo zoccolo duro, quello dinanzi al quale i tuoi ridicoli 'j'accuse' naufragano, come i barconi dei migranti, troppi e gestiti dai criminali delle mafie libiche e tunisine. I fuochi fatui delle denunce e i tappeti rossi che ti allungano davanti i deputati sinistri e verdi per le tue parate non bastano, e neanche la vostra generazione spunterà qualcosa di più di qualche effimero titolo di prima pagina e l'apertura serale e gli approfondimenti dei telegiornali di regime - dell'ancien regime che ha perso il potere nei parlamenti nazionali e se ne sta asserragliato nelle redazioni dei giornaloni e delle tivù come i giapponesi nelle giungle indonesiane, da nessuno presi in seria considerazione, ormai, perché definitivamente proiettati nell'oltremondo favoloso della pietas indebita per ogni causa persa e incapaci di stare con i piedi per terra, - la sola postura che consente di strappare qualche risultato piccolo piccolo, ma concreto, effettivo.Il resto, le speranze e gli auguri e le rivendicazioni, è affidato alla scienza e alle tecnologie del futuro prossimo e remoto e di te, Greta, resterà il caro ricordo di una presuntuosetta antipatica cui hanno affidato il compito sinistro di 'salvare il mondo', ma è stato solo un cambio di generazione come un altro, con qualche stupida accusa di troppo e diretta alle persone sbagliate. Contiamo nel tuo ravvedimento operoso. Magari, fra trent'anni, guiderai un partito populista, chissà, mai dire mai. 
ILFATTOQUOTIDIANO.IT|DI ELISABETTA AMBROSI PINK JOURNALISTFridays for Future, la piazza di Greta per il clima. I ragazzi: "Il nostro impegno? Si parte con borracce e differenziata" - Il Fatto QuotidianoQuando gli chiedi l’ultima volta in cui sono andati da McDonald si scherniscono. Giorgio, 14 anni, ammette ridendo di averci mangiato ieri, “Gran Crispy Mcbacon con patatine grandi e coca cola”, mentre Filippo, capelli neri, timidissimo, dice di sentirsi in colpa per aver preso un cestino di p...