Nebbie e dintorni

Chi sono io per giudicare.


 14 maggio 2016E, invece del can can intonato dai giornalisti renziani 'embedded' e i cori stonati pre-elettorali su Pizzarotti and company contrapposti al 'blog di Grillo' bisognerebbe concentrarsi sulla 'questione morale' che ci affanna da millenni e sul suo pesantissimo contrappasso evangelico: 'Se anche i gay vanno in Paradiso.' Questione serissima e piaga aperta, dopo che il machiavellico Imbonitore-nostro-nazionale ha affermato, senza fare una piega, che Lui ha giurato sulla Costituzione e non sul Vangelo. Bestemmia spaventosa per un cattolico in politica perché, da sempre, dal divorzio all'aborto e, buone ultime, le peccaminosissime 'unioni civili', prima viene la testimonianza morale dall'Aldilà, poi segue l'intendenza civile sempre rispettosa di quell'Autorevole Verbo, - la Democrazia Cristiana è ancora sullo sfondo a monito e rimprovero delle future generazioni.Si, perché, dopo la vexata questio della comunione da concedere o no ai separati/divorziati è di estremo interesse anche questo fatto: del funerale religioso e le benedizioni annesse e le promesse di paradiso da concedere, oppure no, in pubblica messa a coloro che, fino a pochi decenni fa, erano indicati quali abitanti di Sodoma e Gomorra e degni del fuoco della Geenna e, oggi, invece, il nostro Francesco si chiede ingenuamente: 'Chi sono io per giudicare.' Azzardo: il Papa?Tu vedi i passaggi caotici e terribilmente contraddittori della Storia che si mangia le antiche scomuniche, i 'non possumus' e gli anatemi e le messe al bando e le sepolture in terra sconsacrata e tutto il resto di una odierna predicazione irreligiosa che si vende la misericordia un tanto al chilo nel corso dell'ennesimo Giubileo perché fa tanto 'audience' mediatica - e a Giosafatte saran caxxi nostri e speriamo che i giudici di laggiù condividano l'andazzo perdonistico e assolutorio dei presenti conduttori. Amen e così sia.