Nebbie e dintorni

Voglia di censura e castigo


Voglia di censura e castigo. Mala tempora currunt.E, se è vero quel che si cita dottamente su qualche profilo facebook: che: 'Non siamo, bensì diveniamo.', viene da riflettere sul molto che siamo stati (o sugli stati del nostro 'essere divenuti'? Ohibò! Filosofico dilemma.) giunti in prossimità del biblico appuntamento coi maledetti settanta.E se sono stato 'di sinistra' per lunghi e felici decenni – la beata adolescenza esclusa perché anni di laboriosi e confusi apprendimenti – ed oggi mi si inquadra 'a destra' dei complessi schieramenti sociali e politici sarà per una corruzione inevitabile dei tessuti psichici che già odorano di Alzheimer o per l'incarognire delle umane cose degli eventi sociali e politici che ci obbligano a misurarci con essi?E che si sia giunti a un quadrivio del nostro vivere associati in cui da un lato si indica 'Fascismo' e su quello vicino 'Sovranismo' - e i due lati opposti sono in divenire e ancora non ben definiti perché il 'comunismo' è massimamente sbiadito e il 'laicismo' ha lasciato il tempo che ha trovato ed è stato sostituito dall'islamismo di ritorno benedetto da Francesco e i suoi fedeli – la dice lunga sulle lingue di Babele che parliamo senza neanche ricorrere al traduttore di Google e di Facebook.E gli argomenti della vecchia politica oggi sono sostituiti dai giudici delle querele promosse da quelli di #Odiareticosta - che non perdono più tempo ad argomentare con la speranza di convincere (vecchio cavallo di battaglia della sinistra), bensì adiscono e intasano i tribunali della repubblica, tanto, perso per perso (il consenso). almeno li puniamo e li bastoniamo e gli dimezziamo la pensione a questi pensionati salviniani in canottiera sudicia e 'analfacapre', che plaudono a chi ha fatto salire sulla moto d'acqua della polizia di stato la maledetta progenie.E una tale, sui commenti ad un post de 'Il Post', ha cercato di farmi dire, con mezzucci semantici, cose opposte alla mia chiosa sui naufragi organizzati dai criminali scafisti, rigirando maldestramente e vergognosamente la frittata – forse per offrire il destro a quelli dell'odiareticosta che passano in rassegna quotidianamente l'intera biblioteca dei profili e sbattermi in tribunale, chissà.Forse dovrò ricredermi sulla questione del fascismo alle porte, gridata dai sinistri dal sommo della montagna come il noto pastorello de 'Al lupo, al lupo!'. Qui gira un'aria mefitica di censura e voglia di chiudere la bocca, a partire dai social, per vendicarsi dei sondaggi che castigano. Mala tempora currunt.