Credo negli esseri umani.Credo che, quando si scrive una canzone, il rischio di lasciarsi andare sull'azzardo di una rima o di uno slogan ad effetto e/o sull'enfasi musicale che accende le platee e fa premio di auditel sia alto davvero.Così il bravo Mengoni ci dice di credere negli esseri umani che restano umani – e corre l'obbligo di andare a vedere che cosa questo significa, al di là dell'ovvio della specie di appartenenza.E la cronaca di oggi ci parla di stragi americane con decine di morti e motivi razziali alla base di quell'intolleranza armata e di quelli di Corinaldo che, dopo la strage alla discoteca, hanno continuato a delinquere incuranti 'degli esseri umani che si dicono umani', ma non sanno esattamente che sia l'umanità dichiarata e quali sono le cose da non fare assolutamente per dirsi tali e credersi buoni e rispettosi dei diritti del prossimo.E, se pensiamo ai 'radicalizzati sul web' di prima e seconda generazione di immigrati islamici degli anni 2015/16 che facevano a gara coi van e coi tir sulle avenues e nei mercatini di Natale a quanti birilli umani travolgevano e schiacciavano e a tutti quegli attentati maledetti degli islamici vocati alla jiahd e allah u akbar – buono ultimo quello del Cairo di ieri che ha fatto 19 morti e 32 feriti (bilancio provvisorio) è davvero difficile 'credere agli esseri umani che si dicono umani' e/o vogliono 'restare umani' anche di fronte alla tratta degli schiavi in quotidiana partenza dalle sponde libiche e che altro non è che immigrazione clandestina e naufragi organizzati dai criminali scafisti favoreggiati da tutti coloro che le prestano navi e slogans pietistici fuori luogo e trattati di Dublino da rivedere, in ogni caso.Ed essere umani è cosa davvero complessa e di difficile definizione e non sarebbe male chiedere al Mengoni una rettifica o una aggiunta cantata e musicata comme-il-faut e con la sua sapienza musicale che prenda in considerazione le molte, troppe eccezioni che ci vengono dalla maledetta cronaca e ci fanno dubitare di appartenere di buon diritto alla categoria. E l'attuale versione la lasci pure al prodotto pubblicitario che la usa in tivù – e nessuno ci fa caso perché la pubblicità, si sa, è l'anima del commercio, di ogni commercio anche il più vituperato e truffaldino.
Del 'credere negli esseri umani'.
Credo negli esseri umani.Credo che, quando si scrive una canzone, il rischio di lasciarsi andare sull'azzardo di una rima o di uno slogan ad effetto e/o sull'enfasi musicale che accende le platee e fa premio di auditel sia alto davvero.Così il bravo Mengoni ci dice di credere negli esseri umani che restano umani – e corre l'obbligo di andare a vedere che cosa questo significa, al di là dell'ovvio della specie di appartenenza.E la cronaca di oggi ci parla di stragi americane con decine di morti e motivi razziali alla base di quell'intolleranza armata e di quelli di Corinaldo che, dopo la strage alla discoteca, hanno continuato a delinquere incuranti 'degli esseri umani che si dicono umani', ma non sanno esattamente che sia l'umanità dichiarata e quali sono le cose da non fare assolutamente per dirsi tali e credersi buoni e rispettosi dei diritti del prossimo.E, se pensiamo ai 'radicalizzati sul web' di prima e seconda generazione di immigrati islamici degli anni 2015/16 che facevano a gara coi van e coi tir sulle avenues e nei mercatini di Natale a quanti birilli umani travolgevano e schiacciavano e a tutti quegli attentati maledetti degli islamici vocati alla jiahd e allah u akbar – buono ultimo quello del Cairo di ieri che ha fatto 19 morti e 32 feriti (bilancio provvisorio) è davvero difficile 'credere agli esseri umani che si dicono umani' e/o vogliono 'restare umani' anche di fronte alla tratta degli schiavi in quotidiana partenza dalle sponde libiche e che altro non è che immigrazione clandestina e naufragi organizzati dai criminali scafisti favoreggiati da tutti coloro che le prestano navi e slogans pietistici fuori luogo e trattati di Dublino da rivedere, in ogni caso.Ed essere umani è cosa davvero complessa e di difficile definizione e non sarebbe male chiedere al Mengoni una rettifica o una aggiunta cantata e musicata comme-il-faut e con la sua sapienza musicale che prenda in considerazione le molte, troppe eccezioni che ci vengono dalla maledetta cronaca e ci fanno dubitare di appartenere di buon diritto alla categoria. E l'attuale versione la lasci pure al prodotto pubblicitario che la usa in tivù – e nessuno ci fa caso perché la pubblicità, si sa, è l'anima del commercio, di ogni commercio anche il più vituperato e truffaldino.