'(…) Questo soltanto oggi possiamo dirti: ciò che non siamo ciò che non vogliamo.'Possiamo fare riferimento a Montale per capire la crisi politica che i giornaloni in coro auspicano dicendola imminente e fragorosa – ma domani chissà, tutto si ricomporrà in questa coalizione strana che ha fatto del litigio permanente e delle posizioni politiche diverse la cifra denotativa del suo esistere e riscuotere, in ogni caso, il consenso di una maggioranza di italiani.'Non siamo a favore dell'alta velocità e dei suoi sprechi e delle ripartizioni della spesa a sfavore del nostro paese e ve lo diciamo in chiaro in pubblico parlamento.' dicono i 5S della decrescita felice.E, dall'altra parte: 'Non siamo disposti a scaldare le poltrone perché siamo per il 'governo del fare. Fare la tav e la flat tax e tutto il resto del nostro programma di governo.'E pazienza se, qualche tempo fa, anche la Lega era 'no tav' e l'odierna sua presa di posizione a favore appare come una 'mossa del cavallo' sulla scacchiera di una crisi sempre annunciata, ma rimandata a tempi migliori e per timore delle troppe incognite italiche. Come quella che annuncia una nuova legge elettorale pd-5S tutta proporzionale per tarpare le ali alla Lega lanciata alla conquista di una maggioranza tutta sua o un governo tecnico del Mattarella a uguale scopo ostruzionistico che ammosci le voglie di rivalsa degli italiani 'veri' per un governo tutto di destra.E, a un tal proposito, di italiani veraci e canterini sulle spiagge agostane e cubiste dai sodi lombi che ancheggiano sulle ostiche note dell'inno nazionale, vien da chiedersi se anche quella canzone che impazzò per decenni anche fuori dal Belpaese e reclamizzava l'improbabile immagine di 'un italiano vero' sia da considerarsi un po' fascio-leghista – oggi che per molto meno si intona di getto 'Bella ciao' da parte dei molti, troppi Roger Rabbit del buonismo universale e misericordia indebita e da un tanto al chilo.E suggeriamo per i litigiosi giallo-verdi della crisi di mezzo agosto di ri-ascoltare i versi di quell'altra canzone che auspicava: (…) per innamorarsi ancora (…) che fretta c'era (…). E pazienza se non è primavera, bensì l'estate (che porta consiglio?).Aprite gli ombrelloni e distendete i lettini, italiani e italiane. C'é ancora qualche settimana di tempo per riflettere. La decisione fatale può attendere.
Ciò che non siamo, ciò che non vogliamo
'(…) Questo soltanto oggi possiamo dirti: ciò che non siamo ciò che non vogliamo.'Possiamo fare riferimento a Montale per capire la crisi politica che i giornaloni in coro auspicano dicendola imminente e fragorosa – ma domani chissà, tutto si ricomporrà in questa coalizione strana che ha fatto del litigio permanente e delle posizioni politiche diverse la cifra denotativa del suo esistere e riscuotere, in ogni caso, il consenso di una maggioranza di italiani.'Non siamo a favore dell'alta velocità e dei suoi sprechi e delle ripartizioni della spesa a sfavore del nostro paese e ve lo diciamo in chiaro in pubblico parlamento.' dicono i 5S della decrescita felice.E, dall'altra parte: 'Non siamo disposti a scaldare le poltrone perché siamo per il 'governo del fare. Fare la tav e la flat tax e tutto il resto del nostro programma di governo.'E pazienza se, qualche tempo fa, anche la Lega era 'no tav' e l'odierna sua presa di posizione a favore appare come una 'mossa del cavallo' sulla scacchiera di una crisi sempre annunciata, ma rimandata a tempi migliori e per timore delle troppe incognite italiche. Come quella che annuncia una nuova legge elettorale pd-5S tutta proporzionale per tarpare le ali alla Lega lanciata alla conquista di una maggioranza tutta sua o un governo tecnico del Mattarella a uguale scopo ostruzionistico che ammosci le voglie di rivalsa degli italiani 'veri' per un governo tutto di destra.E, a un tal proposito, di italiani veraci e canterini sulle spiagge agostane e cubiste dai sodi lombi che ancheggiano sulle ostiche note dell'inno nazionale, vien da chiedersi se anche quella canzone che impazzò per decenni anche fuori dal Belpaese e reclamizzava l'improbabile immagine di 'un italiano vero' sia da considerarsi un po' fascio-leghista – oggi che per molto meno si intona di getto 'Bella ciao' da parte dei molti, troppi Roger Rabbit del buonismo universale e misericordia indebita e da un tanto al chilo.E suggeriamo per i litigiosi giallo-verdi della crisi di mezzo agosto di ri-ascoltare i versi di quell'altra canzone che auspicava: (…) per innamorarsi ancora (…) che fretta c'era (…). E pazienza se non è primavera, bensì l'estate (che porta consiglio?).Aprite gli ombrelloni e distendete i lettini, italiani e italiane. C'é ancora qualche settimana di tempo per riflettere. La decisione fatale può attendere.