Nebbie e dintorni

Sogni e incubi


 10 ottobre 2016  Sogni e incubi di una notte di metà dicembreSbaglierò, ma ho l'impressione che l'effetto 'brexit' sia tutt'altro che concluso in Occidente. Le elezioni americane in primis e poi, da noi, la batosta referendaria che si annuncia e che porterà gli sconquassi annunciati - e, forse, speriamo, il ritiro dalla scena politica e la meritatissima gogna del nefasto imbonitore fiorentino - potrebbero dimostrare che c'è un elettorato che, a maggioranza dei votanti, non digerisce l'andazzo delle cose del mondo quale ci hanno consegnato gli s-governanti europei e americani dell'ultimo decennio a guida sinistra e sedicente democratica.E, se io fossi al posto di Trump, nel corso dei dibattiti televisivi e nei comizi continuerei a battere il ferro caldo, caldissimo, dell'esplodere del terrorismo globale a guida islamista-radicale e la cattiva politica di una immigrazione fuori controllo e foriera di altri e maggiori conflitti futuri sul suolo europeo e americano, ma sopratutto sull'abbaglio dei vertici dell'Amministrazione Obama e di quella che l'ha preceduta di credere che suscitare il vespaio della campagna di 'democratizzazione' dei paesi arabi della cintura mediterranea (Siria e Libia in aperta guerra civile e l'Egitto pacificato a fatica dall'attuale dittatore) fosse la panacea di tutti i mali e l'avvio di un'era nuova di convivenza pacifica globale - e stiamo assistendo, invece, allo scatenamento di tutti i venti tempestosi di guerre e terrorismi assassini e migrazioni barbariche a milioni che stanno cambiando il volto del nostro vivere civile e ci costringono a vite blindate e nell'attesa angosciosa di cosa potrebbe capitare ad ognuno di noi mentre facciamo la spesa in un supermercato o ascoltiamo un concerto o passeggiamo tranquilli in un giorno di festa lungo la promenade des anglais a Nizza.E non c'è da sorprendersi se la reazione al caos massimo del mondo quale si è scatenato dalla guerra in Iraq in poi e seguìto dal procurato omicidio di Gheddafi in Libia - che ha aperto la bocca dell'inferno delle migrazioni, a centinaia di migliaia, di africani e consentito all'orrendo mercato di morte degli 'scafisti' assassini -, non c'è da sorprendersi, dicevo, se le reazioni 'di pancia' dell'elettorato europeo castigano la Merkel oggi e ieri il Cameron della 'brexit' e domani, chissà, speriamo, l'arrogante e inconcludente imbonitore fiorentino che oggi dovrà vedersela con Bersani e la sua opposizione interna.E non escudo che perfino i sondaggi americani che danno la vergognosa Clinton (quella delle trentamila mail della sua disastrosa segreteria di stato occultate e cancellate, chiedetevi il perché) in schiacciante superiorità nei sondaggi venga fortemente ridimensionata nelle urne di novembre - e si ripeta quello che è avvenuto in Gran Bretagna: la rivolta di un elettorato che ha disdegnato e disprezzato i pareri e gli allarmi dei giornalisti soloni e proni ai voleri dei presenti s-governanti del caos del mondo. Chi vivrà vedrà. Ci si risente a metà dicembre per fare il punto della situazione.La disastrosa gestione della segreteria di stato della Clinton. 
REDSTATEWATCHER.COMBOOM! Wikileaks Confirms Hillary Sold Weapons To ISISBOOM! Wikileaks Confirms Hillary Sold Weapons To ISIShttp://redstatewatcher.com/article.asp?id=32072 http://www.ilfattoquotidiano.it/.../usa-2016.../3086796/
ILFATTOQUOTIDIANO.ITUsa 2016, Trump-Clinton: il secondo confronto a suon di colpi bassi. "Ti…10 ottobre 2015  · Sangue e sudoreIl premio Nobel regalato alla 'primavera araba' della Tunisia è il disperato esorcismo mediante il quale si prova, si tenta, si azzarda a porre su un piedistallo la fragilissima democrazia tunisina e a salvarla e dirla esemplare malgrado e contro ogni evidenza di irriducibilità delle folle e dei popoli 'arabi' a quel sistema di governo. Democrazia e verbo islamico sono termini antinomici e jihad, invece, e fa tenerezza che il comitato per il Nobel si sia preso la briga di provare a mettere il sale sulla coda a quell'araba fenice ('che vi sia ciascun lo dice dove sia nessun lo sa').E' noto, infatti, che la Tunisia è il paese che ha mandato a combattere in Siria tra le fila dell'Isis il maggior numero di 'foreign fighters' e il numero di quegli esaltati 'martiri' di una riscossa delle folle arabe contro il 'grande Satana' dell'Occidente è destinato a salire per la recrudescenza della guerra delle ultime settimane e il 'grande finale' che si prospetta per via dell'intervento russo-iraniano e la controffensiva dell'esercito di Assad. Chi vivrà vedrà.E che nelle terre dell'Arabia Infelix non vi sia pace possibile e mediazioni e accordi e convivenze pacifiche con gli occidentali e il loro baluardo in terre arabe Israele lo dice l'ennesima 'intifada' - parola che nessuno vuole pronunciare, ma il cui 'incipit' è nelle narrazioni giornalistiche e dei telegiornali di tutto il mondo. E il maledetto 'la' al concerto stonato di quest'ennesimo massacro annunciato lo ha dato – come sempre – l'azione di un pazzo scatenato, un palestinese, verosimilmente ispirato e istruito dai vertici di Hamas, che ha pugnalato e ucciso due israeliani inermi e scatenato gli spaventosi spiriti di morte che sempre si accompagnano e inscenano la loro danza macabra al seguito di un tale evento. E gli assassinii si moltiplicano/cheranno, com'è nella storia di quel conflitto irrisolto e irrisolvibile, e solo un 'bagno di sangue' e un'altra guerra aperta e centinaia o migliaia di morti condurranno a una fragile tregua e provvisoria pacificazione. E mai, come in Medio Oriente e in Palestina, ha trovato cogente applicazione quel luttuoso detto che, qui da noi, si pronuncia in chiusura dei matrimoni: '...finchè morte non vi separi'. 'Sangue e sudore vi saran compagni.', disse il Creatore cacciandoci dal Paradiso Terrestre e avviandoci verso Babele. Amen e così sia.