Nebbie e dintorni

A novembre.


 E sarà colpa di Novembre, mese maledetto in cui il cielo piange tutte le sue lacrime e l'acqua scende a cataratte e mastelli rovesciati sulla terra, sciogliendola in frane e torrenti di fango urlanti e maree impazzite che tutto ricoprono delle vane opere umane poggiate su suoli ballerini e che si sgretolano sotto l'azione devastante di Ganga, la terribile dea delle tracimazioni dei fiumi indiani.Sarà per le foglie che cadono e ci rammemorano le nostre fragilità corporee e i venti maledetti dello Scirocco gonfi di piogge che tutto quanto avviene attorno a noi e trova echi catastrofici in tivù e sui giornali ci pare come un transito di zombies, morti che camminano sulle scene avvilenti della politica nazionale sempre conflittuale e inconcludente - e intanto chiudono le storiche fabbriche dell'acciaio fitte di morti cancerosi e le eleganti hostesses dell'Alitalia e gli stewards sfilano eleganti fuori dagli aeroporti per recarsi al funerale della loro azienda decotta, i cui salvataggi ci sono costati milioni di euro bruciati sugli altari della 'italianità'?E la partita del lavoro che non c'è e, quando c'è, naufraga nelle aule dei tribunali per gli inutili contenziosi che lasceranno a casa gli operai e diranno vane e stupide le presenti dichiarazioni infiammate degli attori politici e dei tristi comprimari sindacali dalle voci fesse ci da l'impressione di un paese-ospedale, un paese di sciancati e mutilati, che si avvia alle tristi celebrazioni natalizie con la mestizia dei parenti che si recano a far visita ai congiunti nei nosocomi fingendo i sorrisi.Ha da passà a nuttata, si dice in 'Napoli milionaria', la nottata di un paese che frana sotto il peso della pochezza del suo ceto politico e dello s-governo presente dei velleitari attori 'giallo-rossi': nati per salvare le poltrone parlamentari incollate al sedere, ma che temono di non farcela ad arrivare al mattino di Gennaio 2020 in cui i medici-elettori emiliani li diranno 'terminali' o li grazieranno per qualche altro mese di tristissima agonia politica. Sipario. Triste e solitario (o era 'binario'?).