Nebbie e dintorni

Editoriali e visioni nuove


Editoriali. Le visioni nuove che nutrono il futuro. - 06dicembre 2018Stanno succedendo cose strane sull'orizzonte della politica, di questi tempi. E' come se gli eventi quotidiani proiettati su di essa fossero staccati l'uno dall'altro e marciano senza una meta apparente come un corteo di ciechi lasciati a se stessi.E la 'marcia dei trentamila' a favore della tav – che in un tempo lontano, allora detta 'dei quarantamila', segnò un cambio di passo della politica tutta, e i partiti di centro se la disputarono e la rivendicarono come un loro limbo di rinascita – ha lasciato il tempo che ha trovato, così come gli anatemi contro il governo dei tremila imprenditori riuniti a Torino, che nessuno se li è filati e se li fila perché gli attori della commedia politica recitano altri copioni o 'a soggetto'.E l'opposizione ha il suo bel daffare per ritrovare l'anima perduta - o mai avuta – e ritrovare il suo 'corpo elettorale' confuso e disperso e spettrale – che l'unica parola d'ordine che lo unifica è l'odio viscerale contro il Salvini-pigliatutto e le geremiadi patetiche di coloro che vedono fascismo e razzismo dappertutto, ed è ormai insulto spuntato e privo di senso e incapace di attivare una corale risposta di popolo arroccato, invece, per un 60 e più per cento dentro la strana invenzione giallo-verde che si avvia a mangiare il panettone in barba all'Europa dei burocrati del 2 per cento, ai mercati assassini e alla varia genia di intronati che sogna rinascite politiche impossibili da qui a breve.E tutti si chiedono 'cosa farà Renzi' – tornato demiurgo di se stesso e della sua onirica creatura politica europea che si ripromette di bissare il successo elettorale di Macron. Ma Macron e la sua creatura politica stanno franando sotto i colpi di una 'presa della Bastiglia' del terzo millennio che mostrerà, da qui a breve, la Francia in affanno economico maggiore del nostro; e tutto questo disgregarsi e lo sbriciolarsi dei piedistalli dei titani d'antan le cui statue pencolano sul vuoto del loro futuro politico è un cupio dissolvi che precede i titoli di coda e l'atteso 'the end' di un'Europa incapace di reggere la sfida storica di un'impossibile Unione.Facciamocene una ragione e guardiamo avanti. Altre visioni nutriranno il nostro futuro.