Nebbie e dintorni

Astenersi aspiranti pugilatori e perditempo.


 Gestisco un blog, come sapete. Un blog discretamente interessante e 'bello', come può dirsi 'bello' un prodotto para giornalistico nato dal nulla virtuale della Rete e che ha consentito che 'mille fiori fioriscano' e mille sconosciuti 'leoni da tastiera' emergessero con le loro criniere bagnate nelle acque immote del chiuso lago di un giornalismo asfittico - qual'era il giornalismo dei 'giornaloni' che andavano in stampa a centinaia di migliaia di copie (e oggi piangono i bei tempi andati) e dei giornalisti di grido e 'maestri di pensiero' faziosissimi, ma da nessuno contestati e rintuzzati prima che internet introducesse i 'commenti' a piè di pagina virtuale.E anch'io, noblesse obblige, da bravo leone da tastiera qual sono, ho lasciato aperto e privo di moderazione a priori il mio bel blog per lungo tempo, fintantoché qualcuno non ha pensato bene di usarne le piastrelle maiolicate per scriverci sopra le fetenzie che potete leggere sui muri delle toilettes delle autostrade, tipo: 'Il corno del capro che fugge dal gregge...' - con quel che segue della rima gaglioffa di quel desso che, quantomeno, dimostrava di saper ben gestire il ritmo dei suoi dodecasillabi da latrina.E la moderazione a priori, stando a quanto constato quotidianamente, non piace a nessuno – e dire che i toni e gli argomenti che mi capita di spiattellare relativi ai duri e crudeli accadimenti delle cronache dal vasto mondo conflittuale, sono piuttosto pungenti e urticanti e stimolanti di conseguenza, ma niente, silenzio totale dei consenzienti e degli oppositori. Roba da rimpiangere i bei tempi andati di certi 'forum' di mia conoscenza e appartenenza.Segno che del commentare e argomentare, o dire male e 'contro', e le eventuali invettive conseguenti, non importa nulla a nessuno se non c'è un palcoscenico aperto a sipario alzato dove ognuno può fiondarsi fuori dalle quinte a fare le proprie comparsate e recitare i lunghi monologhi di rito col teschio tenuto in palmo di mano: 'Essere o apparire? Questo è il dilemma.'E dire che io con Amleto – con tutti gli Amleti del vasto mondo, compreso quell'arabo che mi scrisse un suo incomprensibile commento nella sua elegante grafia araba prima che passassi alla moderazione a priori – con tutti gli Amleti, dicevo, intesserei dei bei dialoghi e ricchi di spunti di riflessione; e mi piace dialogare, dico davvero, e sono aperto a tutti i pareri diversi, volterriano storico qual sono e lo scrivere 'in privato' o con moderazione a priori è cosa buona e, se il commento è pertinente e interessante ed espresso 'comme-il-faut' e magari sagace, perchè no?, io ve lo pubblico, giuro.Astenersi aspiranti pugilatori e perditempo perché 'non ci ho più il fisico', ahimè.