Nebbie e dintorni

Aux urnes, citoyens!


  Aux urnes, citoyens!Se sfogliate 'Repubblica', un giornale che, da tempo, 'ha perso la testa' a causa dei successi elettorali di Salvini e traccheggia in forte ribasso di vendite ma insiste nella sua scelta di campo pro sardine e pro pd di s-governo, sembra davvero di essere al fronte in prima linea della Stalingrado emiliano-romagnola in attesa di disfatta e/o di risicatissima vittoria.E la follia politica dei redattori storici e del loro direttore si spinge fino a dar via libera ad articoli e pareri di personaggi eminenti (sic) che paventano il 'bivacco di manipoli' minacciato da Benito Mussolini in pubblico parlamento - ed Eugenio Scalfari, il padre-padrone, afferma, impunito, che in questo paese c'è un deficit di democrazia, alleluia! Tu vai a capire per quali tortuosi meandri neuronici il Grande Vegliardo è arrivato a questa stupefacente conclusione.E, invece, il lunedì dell'Emilia-Romagna ci dirà se è finito il fastidioso riproporsi in cronaca delle narrazioni distorte e faziose delle sardine buoniste e 'bellaciaiste' e ruba-piazze che hanno riempito stampa e televisioni fino a ieri, data del fragile e pochissimo rispettato 'silenzio elettorale'.Una prodigiosa invenzione mediatica, quella degli ineffabili pesciolini, al fine di surrogare i sondaggi avversi alla coalizione giallo-rossa - studiata a tavolino dal think tank filo pd (quel che ne residua) e sostenuta a spada tratta da stampa e televisioni amiche; ma può essere che la sostituzione delle piazze con le urne sia uno dei motivi del prossimo voto avverso degli elettori delle due regioni e 'chi vivrà vedrà' e non manca molto, mettiamoci comodi dopo le 23 davanti ai video e speriamo che non siano brogli e altre porcherie contro il popolo sovrano. Quelle si poco 'democratiche' e in linea con la rabbiosa e arrogante voglia di censura della volontà popolare che ha portato alla formazione di uno s-governo giallo-rosso: di gente che ha paura del voto e 'ladri di democrazia' – sicuramente della democrazia diretta, perché di quella parlamentare dei 'governi che si formano in parlamento' non sappiamo davvero più che farcene, dopo decenni di governicchi e accordi sotto banco e vergognosi patteggiamenti e voltagabbana e 'mercati delle vacche' e le altre italiche schifezze di s-governo. Alle urne, alle urne!