Nebbie e dintorni

Quella strana luce in fondo al tunnel


Quella strana luce in fondo al tunnel. (Cronache dalla nuova peste 7).E tra le domande che 'sorgono spontanee', in questi tempi di corona virus galoppante come le pesti d'antan, ci rimbalza ossessivamente in testa questa: 'Se e quando finirà, avremo imparato cose nuove e diverse e più sagge del nostro affannoso vivere associati e globalizzati che ci salveranno da ulteriori catastrofi?'Già perché l'economia a precipizio sull'orizzonte degli eventi del buco nero globale che invano si prova a invertire la rotazione assassina e a inventare un improbabile rilancio 'da casa' con il telelavoro non ci pare somigli in niente a quell'appagante slogan dei verdi e del m5s della 'decrescita felice' e del 'mangiare meno mangiare tutti' della defunta ideologia comunista.Perché qui e ora si mangia tutti meno, è vero, delle razioni che ci siamo imposti da un rapido calcolo finalizzato alla sussistenza in tempo di peste globale, ma giusto per scavallare i due mesi (ottimistici) con i carrelli di pasta e riso e scatolette che abbiamo stivato in garage svuotando gli scaffali dei supermercati. E una ripresa dell'economia partirà, forse, dal ripristino delle scorte nei supermercati, ma da dove verranno le nuove merci e le verdure fresche e la frutta con le necessarie vitamine in un mondo paralizzato dalla paura del maledetto virus è domanda altrettanto ossessiva – come il timore che, se dura la paralisi globale, finiranno pure le risorse economiche degli stati che sostengono la spesa pubblica delle pensioni e gli stipendi della pubblica amministrazione. Tenetevi stretto il poco contante che avete distolto dai conti correnti, gente, e recitate le giaculatorie che un tempo si levavano al cielo dall'interno dei santuari dedicati alla 'madonna della salute'.Santa primavera, ora pro nobis - e aiutaci tu perché davvero qui non ci vediamo chiaro e, da soli, non ce la possiamo fare. O forse si e c'è una luce in fondo a questo tunnel economico che ci ricorda tanto la crisi della Lehman Brothers e dei 'mutui subprime'. Speriamo che non sia quella del treno delle 9 e 30 in ritardo.
Contro-copertina.
Tiriamoci sù.“Come va? 1. Icaro: “Uno schianto”2. Proserpina: “Mi sento giù”