Nebbie e dintorni

Storie e storiacce


03 giugno 2013 · Amor ch'a nullo amato amar perdonaDi vivere una storiaccia di violenza non lo auguriamo a nessuno, nemmeno se maschio – neanche se, da troppo tempo, la cronaca ci rimbalza, un giorno si e l'altro pure, storie di spaventosi 'femminicidi' o di 'stalking' maschile e questo rovesciamento potrebbe indurre qualcuno/a a un liberatorio pensiero di 'ben gli sta!'.E bisogna sentire la 'cose turche' che questa giovane bulla romana ha minacciato e poi attuato (getto dell'acido in faccia su commissione) per non saper tollerare l'abbandono dell'uomo 'amato' – e forse dovremo istituire dei corsi a scuola (obbligatori per i vocati e recidivi) di cosa sia amore e quali le sue patologie infiammatorie e le eventuali prime cure. E insegnarvi come si riconosce, fin dai primi approcci para amorosi, uno che 'è fuori di testa' e la sua violenza annunciata. Far scattare l'interno allarme da subito, ad esempio, nel caso qualcuno si lasciasse andare ad espressioni tipo: 'Ti amo follemente'. Vada per il 'ti amo'; il 'follemente' è parola grossa e andrà usata 'cum grano salis'.E, coniugato sulla cronaca dei 'femminicidi' e delle violenze di genere, fa accapponare la pelle il bel distico dantesco: 'Amor ch'a nullo amato amar perdona' - che condanna a un suo privato inferno colui/ei che affonda nel gorgo di una passione che non si sa dominare e 'tenere a freno' e 'imbrigliare' dentro le corregge di un rispetto dell'altro che è rispetto dei 'diritti fondamentali della persona'.Alla luce di ciò dovremmo guardare con vivo sospetto le espressioni 'Amore senza limiti' e confini e 'A l'amour comme à la guerre' - che noi traduciamo con 'In amore e in guerra tutto è lecito'? Per una volta mi si consenta di rispondere con una domanda: 'Davvero tutto?' Anche l'acido in faccia? Anche lo stalking forsennato?