Nebbie e dintorni

Week end lunghi e pandemie


Pozza di Fassa. 09 ottobre 2020E anche un week end lungo può trasformarsi in un viaggio degno di note se lo si trascorre nelle 'terre alte' dove l'escursione termica di ottobre – mese di transizione – può essere di ventuno gradi tra le massime di un giorno soleggiato e l'impero della gelida notte.E la vera motivazione dell'andare, oltre alla commovente visione del 'foliage' ancora timido - e solo pochi cenni di rosso nelle macchie di latifoglia e i larici ancora invitti avvolti nel loro verde mantello - è che 'potrebbero chiuderci tutto': gli  uomini mascherati dello s-governo sanitario che ci hanno consegnato il peggior anno della nostra vita e da cancellare dal novero dei vissuti.E il gestore dell'albergo, uno dei pochi rimasti aperti, è persona corretta e rispettosa di leggi e d.p.c.m. uno via l'altro. Ma conviene con me sul fatto che sia davvero lunare e marziano questo doversi muovere nel minuetto della maschera su, se ti avvicini al buffet a un metro e passa, ma al tavolo la maschera è giù, per le ovvie ragioni della colazione da ingurgitare in fretta e controvoglia perché tutto 'ti va di traverso' in questo universo parallelo 2020 di un cul-de-sac quantistico e buco nero che tutto si ingoia delle gioie di vivere nostre abituali.E quando metti in moto e il computer di bordo ti avvisa di possibile ghiaccio per le strade ti rendi conto che le 'terre alte' sono davvero un universo a parte e diverso e tutto da conoscere e doversi attrezzare. Un universo in cui può avvenire che alla data di un 9 di ottobre soleggiato il vetro dell'auto si mostri ghiacciato come nelle vacanze d'inverno con gli sci e tocca aspettare dieci minuti e oltre che il motore si scaldi.E sono le visioni sempre straordinarie dei monti, visioni di luce netta e colori che ti scaldano il cuore e i pensieri a dirti che qui la Creazione che supponiamo 'divina' ha toccato uno dei suoi punti più alti.Certo più alto di quello del pugno di creta che ha dato figura di gambe e braccia e (poca) testa ad Adamo e alla sua compagna di sventura, subito cacciati dal Paradiso perché sventati mai contenti e irrispettosi di leggi e divieti.No, non parlavo dei divieti di Conte e delle sue mascherine e distanziamenti obbligati del suo paradiso terrestre a palazzo Chigi in tempi di disgrazie massime, che avete capito?