Nebbie e dintorni

Mitici ratti


19 dicembre 2015Il ratto d'Europa è mito lontano nel tempo ma, come gran parte dei miti, ci perseguita e ricorre stravolto nell'immaginario di noi 'europei' (lo siamo?) perché non è Giove Pluvio mutato in toro arrapato che ce la rapisce e porta via, bensì, volta a volta, i vari capi di stato dei molti (troppi?) Stati membri che si oppongono alla dittatura dell'Esecutivo e/o dei 'poteri forti', - che nessuno sa ben dire chi sono e perché sono così perversi e pervicacemente contrari agli interessi dei diversi popoli 'europei' malamente affratellati. ('Tutti citrulli siamo e questo è quanto / se ci ripenso, quanto è vero il sole / dalla vergogna mi si muove il pianto. / Non credo più nemmeno nelle scuole.' Così scriveva un avvilito Fucini dei popoli italici malamente affratellati dopo 'l'Unità d'Italia'.)Oppure, gli stati membri, si oppongono alla 'dittatura della Merkel' - capro espiatorio buono per ogni improperio/invettiva perché ha un nome e un volto e una fama consolidata di 'uomo forte' che fa e disfa a piacimento le cose d'Europa malgrado quel suo viso paciocco e la stazza e l'espressione bonaria di una zia amorevole e comprensiva. Che gioca, spesso, al 'poliziotto buono e quello cattivo' lasciando a Schauble il ruolo ingrato di menar fendenti e pugni al basso ventre - e lei si ritaglia il ruolo di conciliatrice finale e capo di stato responsabile capace di ricucire ogni strappo di quel tessuto che ha ormai più toppe che trama uniforme e lo chiamiamo ottimisticamente' Europa'.E, ieri, ecco Renzi - il nostrano imbonitore che: 'Venghino, venghino, siore e siori. Più gente entra più bestie si vedono!' - rubare la scena a una Merkel annoiata e infastidita per l'ennesimo berluschino italico che 'ci prova' e la accusa di non essere la donatrice di sangue che pretende di essere, ma senza di lei - è a tutti evidente - i polli del pollaio-Europa starebbero a testa in giù legati insieme per le zampe o a beccarsi chiusi nelle stie stivate sui camions che li portano al mercato per la s-vendita settimanale.E il nostrano imbonitore ha un bel provarsi a fare il gallo, ma resta il vanitoso pollo delle origini e giova a poco lamentarsi dell'ennesima procedura di infrazione che ci piombata addosso per la nostra inefficienza conclamata nello schedare i migranti e così distinguere il grano dei veri 'profughi' dal molto, troppo loglio dei 'migranti economici' che 'ci provano' a farci fessi e fra essi c'è pure il 'foreign fighter' dei prossimi attentati mortali delle 'allerta quattro' di questi giorni e prossimi mesi.E sono stati molti, ieri, nel corso del vertice europeo, a dirlo erede di berlusconi e rodomonte parolaio che spara contro la croce rossa di un Europa in sempiterno affanno solo per distrarre gli psicolabili che ancora ne bevono le vuote verbosità – e il caso Boschi racconta, invece, agli italiani i vecchi vizi e vizietti di una mala politica che doveva tutto rottamare, ma naufraga nella risacca della vecchia politica mai doma il cui ispiratore occulto è morto l'altro ieri di anni 96 e chissà che pacche sulle spalle col nipotino di Belzebù che l'ha preceduto. Parce sepulto.