Nebbie e dintorni

Faticose verita


21 dicembre 2015  ·In verità vi dico che nessuno ha vero potere sulle cose e sugli eventi che accadono, però alcuni ci provano – vedi Licio Gelli, ad esempio, e qualcosa gli è riuscito di ficcarlo nell'immonda saccoccia 'politica'. E di Putin si dice che elimini (faccia eliminare) fisicamente i suoi oppositori, ma Donald Trump se ne stupisce e dice che fatica a crederlo vero perché ne ha stima - e qui si torna alla casella di partenza della verità che nessuno ha in tasca e la possiede (di certo non i nostri giudici di ogni ordine e grado), nemmeno quel grande profeta palestinese che di nome faceva Iesùs o Yehoshùa e i suoi seguaci scrissero che avesse il vezzo di cominciare i suoi discorsi/apologhi con quella formula un filo presuntuosa: 'In verità vi dico'.E i molti e litigiosissimi seguaci 'cristiani' che parteciparono ai vari Concili nelle diverse città degli Imperi che si sono succeduti e sfasciati - per mettersi d'accordo sulle tesi contrapposte e contrastare le apostasie o le eresie - ripresero quel suo vezzo e gli misero in bocca il detto : 'Io sono la Via, la Verità, la Vita.' del catechismo nostro di bambini cattolici per nascita e battesimo in un qualche paese dell'Occidente.Peccato che la Via di quand'ero bambino sia profondamente diversa da quella percorsa dai vari papi che si sono succeduti sul soglio di Pietro e oggi trionfa la Misericordia di Francesco, l'ultimo regnante che ha grosse difficoltà a gestire la Dottrina e sulla scottante questione dei gay nella Chiesa si è trincerato dietro un pilatesco: 'Chi sono io per giudicare?'. Che è come dire 'fate un po' il caxxo che vi pare', tanto questo mondo caotico del terzo millennio non lo governa più nessuno figuratevi io che son nessuno. E resta il dubbio che Di Là e nella valle di Giosafatte il Supremo Giudice e i suoi aiutanti saranno altrettanto bonari e comprensivi e assolutori, - chi resusciterà vedrà e saprà e gli inferni e/o paradisi saranno suoi.E nessuna Via, Verità e Vita catechistica si dà neanche in politica – che è il regno del possibile e anche dell'orribile delle stragi dei terroristi islamici di questo 2015 maledetto che ha cambiato faccia all'Europa, ma già quella che aveva, nelle banlieues del disagio sociale e territorio metropolitano negato ai quotidiani controlli di legalità delle forze dell'ordine parigine, era una brutta faccia, una escrescenza e metastasi del mondo rotto che ha lanciato i rottami delle sue esplosioni e guerre dentro le metropoli europee oggi prede del disordine e del sospetto che il vicino di casa o colui che ti cammina a fianco lungo le corsie dei supermercati di quartiere sia il prossimo assassino che grida improvvisamente 'allah u akbar' sparando all'impazzata contro chiunque gli capiti a tiro.E dio non è affatto grande, come ci racconta il bravo Christopher Hitchens nel suo libro bensì è immagine asfittica del nostro immaginario irreligioso – che non sappiamo dire se veramente siamo 'credenti' in qualcosa che non sia questa idea di un futuro gramo che ci aspetta e le 'magnifiche sorti e progressive' che illusero gli uomini di fine Ottocento definitivamente morte e sepolte. E i viaggi spaziali ridotti a mito e illuminazione fantastica del solo Jules Verne, dopo il taglio dei fondi alla Nasa e i disastri delle missioni Apollo - e chissà se mai visiteremo quelle stelle e le galassie che studiamo accuratamente coi telescopi sempre più potenti montati sulle sonde spaziali.Mi manca una visione di prospettiva, è vero, è tipico di chi è entrato nel cono d'ombra dell'età avanzata, ma pare che neanche i sedicenti 'giovani' ne abbiano una e la sappiano illustrare e ci convincano, al tempo in cui la Storia va 'col passo del gambero'.