Nebbie e dintorni

Pestilenze fresche d'annata


Cronache della presente pestilenza  01 febbraio 2020 (anno di dis-grazia massima)Se, una mattina d'inverno, un convalescente, di una 'normale' influenza (un tempo la dicevamo 'l'asiatica', tu vedi la sindrome cinese che impazza nel mondo globale) accende la tivù e si sente sommerso dai reports allarmatissimi dei giornalisti commisti agli 'esperti': medici e aggregati di 'protezione civile', intesi a dirci e ripetere: 'lavatevi molto le mani' e 'le mascherine sono inutili' e 'non discriminate i cinesi', un po' di ansia gliela mettono addosso a quel convalescente che, di conseguenza, sente aumentare i battiti del cuore e il respiro gli si fa affannoso e la domanda gli insorge spontanea negli spaventati pensieri: 'Ma non sarà mica coronavirus anche il morbo che mi ha costretto a letto fino a ieri?'E la finale consolazione, respirando profondamente: 'Ma se sono sopravvissuto mi sarò fatto gli anticorpi.''A chi la tocca, la tocca.', come ripeteva Tonio, il rincretinito dal morbo a Renzo Tramaglino, vagante per le strade della pestilenza milanese alla ricerca dell'amata Lucia.Ansia. Diffusori di ansia. Untori giornalistici? L'epidemia fa il suo lavoro sporco di spaventare e preoccupare e far 'correre ai ripari' – e l'impressione che ci viene dagli schermi che informano e insieme spaventano è che non sappiano 'che pesci pigliare' (i pesci sempre in cronaca, che grande exploit mediatico, di questi tempi! Sardine! Battete un colpo.), né loro, né i sedicenti 'esperti', che sgridano apertis verbis coloro che discriminano i cinesi rimasti intrappolati nel nostro paese, ma è reazione spontanea, personalmente cautelativa, del 'farsi più in là' e spostarsi altrove, dove il morbo ancora non si è espanso e non agisce mortifero, - e non possiamo farci niente e il 'razzismo' degli 'Al lupo! Al lupo! compulsivi è di nuovo in campo, ma c'entra come i cavoli a merenda.E la storia di ogni epidemia è storia nota, notissima, descritta per filo e per segno in molti famosi romanzi e davvero non c'è rimedio che tenga ai comportamenti istintivi di massa sbagliati ma difficilmente correggibili – e, giunti alla fine della lectio magistralis giornalistica e della inutile tenzone con i nostri comportamenti di istintiva difesa, ecco la finale, irridente, raccomandazione de 'restate a casa', buona per ogni e qualsivoglia contagio presente, passato e i futuri.Si vabbè. Ma se vado al supermercato e tocco una confezione già toccata da cento altre mani di sconosciuti sospetti, basterà lavarsi le mani più volte e mettersi i guanti per fare la differenziata con le confezioni usa e getta? E usare il bicarbonato aiuterà?La parola agli esperti di reinews24, per evitare di incorrere nel reato universale di 'razzismo'.