Nebbie e dintorni

Sogni infranti


L'Europa delle origini e i sogni infranti dei suoi architetti.- 26 febbraio 2019Ogni conflitto - diceva J. Hume - ruota intorno alla differenza di razza, di religione, di nazionalità. Gli architetti dell'Europa hanno deciso che la differenza non è una minaccia. La differenza è l'essenza dell'umanità. L'Europa, afferma Simon Veil, è il grande progetto del XXI secolo. Oggi l'Europa, per Bono degli U2, è un'idea che deve diventare un sentimento. Mi hanno colpito queste frasi, di un amico artista, in netta controtendenza con il sentire comune dei sovranisti e populisti che si apprestano, a maggio, a bocciare questa Europa, per come è andata consolidandosi e per i guasti e i conflitti sociali che sono stati introdotti nelle immense 'banlieues' dei radicalizzati sul web e dei facinorosi islamici che ci costringono a vite blindate e ricorrenti 'allerta rossi' – per tacere il dramma della iper accogliente Svezia che mobilita l'esercito per far fronte alle ricorrenti rivolte sociali dei suoi immigrati e nuovi cittadini rinnegati e mai integrati che pretendono il riconoscimento della sharia nei 'territori occupati'.E l'Europa che è nata dalle ceneri del 'secolo breve' ha svolto efficacemente il suo compito di arginare i nazionalismi di matrice europea, ma si è trovata impreparata ed incapace di metabolizzare i conflitti importati con le migrazioni epocali – e l'islam riottoso e roccioso dei milioni di immigrati e nuovi cittadini è differenza minacciosissima, invece, e capace di scardinare gli storici equilibri e cancellare l'idea di Europa così come l'abbiamo concepita fino a pochi anni fa, prima del tristo epilogo dei metodici assassini di Charlie Hebdo (c'è del metodo in quella loro follia) e delle altre stragi di cittadini inermi che ne sono seguite a Parigi, Bruxelles, Berlino e altrove.E se per Bono degli U2 l'Europa è una idea che deve farsi sentimento, il sentimento che oggi proviamo è di sincero orrore per quelle stragi e quell'ostinato rinnegare i valori della cittadinanza europea da parte dei 'foreign fighters' che sono emigrati in Siria per dare territorio e impero al loro sogno medioevale di un Califfato di ritorno, E oggi, i sopravvissuti della guerra perduta dall'Isis e le loro mogli e i figli, pretendono di rientrare dentro i confini delle nazioni che hanno, sventatamente, concesso loro la cittadinanza - da nessuno voluti e riconosciuti quali veri cittadini capaci di integrazione. E' l'evidenza dei conflitti insanabili importati con le migrazioni massive e incontrollate che deve cambiare l'idea fragile degli ingenui architetti dell'Europa delle origini. Ne va della vita e degli storici valori di riferimento. A maggio, a maggio!