Nebbie e dintorni

Colori ed altri colori.


Colours. Purmamarca 29 marzo 2019 C'è da credere che i funzionari delle Nazioni Unite che decretano essere 'patrimonio dell'umanità' alcuni luoghi del pianeta siano stati catturati da questi colori forti della pachamama che ti avvolgono e ti danno la carica piuttosto che dalla tipicità dei villaggi di basse case e i mercati di Purmamarca, Tilca e Uquia dove vivono (e prosperano del turismo conseguente) i figli della Ande sopravvissuti agli sterminii dell'Inca e dei Conquistadores. E i sommovimenti tettonici ci regalano, lungo tutto il transito delle escursioni, questi spaccati di rocce sulfuree rosse e viola e verdi, secondo le prevalenze dei minerali inglobati, e i poderosi e sofferti raggrinzimenti lavici e le caverne dove trovavano riparo gli antenati - e ci stampavano le mani sulle pareti come segno tangibile di una presenza effimera e transito laborioso e sofferto sul pianeta Terra. Ed è sempre la Luna 'che di lontan rivela sirena ogne montagna' a fungere da ciliegina su questa torta sontuosa di pachamama vulcanica e di altipiani che si aprono, più a sud sui seimila metri di altezza delle Ande innevate, spettacolo di natura che sarà anche 'matrigna', come dice il poeta, ma merita il viaggio e volentieri annoveriamo nell'elenco del nostro patrimonio di esseri umani innamorati del pianeta Terra.