Nebbie e dintorni

Storie di ordinaria follia (due).


Chissà come avrebbero raccontato la storia di Caino e Abele le consorterie poco assortite dei tiggi nostri nazionali. 'Un malaccorto pastore invade le terre coltivate da un rude contadino con tanta fatica e viene colpito alla testa con una grossa pietra e muore. Sembra che i due fossero fratelli.' Povero Abel, vittima per antonomasia della Crudeltà Prima apparsa sul pianeta Terra. Oppure: 'Fratello crudele uccide a colpi di pietra un mite pastore.' Ancora, sugli approfondimenti: 'Interrogato dall'Altissimo su dove sia il fratello risponde stizzito: 'E che ne so? Perché lo chiedi a me!?' Caino, assassino non pentito, viene poi condannato a vagare per la Terra nei millenni a venire ed è costretto a ripetere in eterno il suo folle gesto per il tramite dei suoi molti eredi malvagi. Nasce il Conflitto Primigenio, che tuttora dura.E ieri osservavo in tivù il video di un post moderno Caino che, a parti rovesciate, dopo aver colpito e atterrato con un pugno la sua vittima e lesto a zompargli addosso per una ulteriore scarica di cazzotti immotivati viene freddato da un colpo di pistola al petto. La domanda sorge spontanea: 'Chi è la vittima e chi l'aggressore?' I presenti alla scena e i gestori del bar dove il post moderno Caino gironzolava da tempo infastidendo i clienti dicono che la vittima è l'assessore perché, aggredito, si è difeso.'Si, ma aveva una pistola carica e non si deve girare con le pistole come fossimo in un far west.' rispondono le anime belle sinistre - che tanto hanno fatto e 'accolto', negli ultimi decenni, e riempito il Belpaese di 'persone con forte disagio sociale' liberissime di interagire a quel modo con gli indigeni anche dopo svariate condanne. Ergo: secondo costoro l'assessore colpito dal pugno e disteso a terra si tiene per intero la susseguente scarica di pugni del disturbatore e aggressore seriale, viene ricoverato all'ospedale con prognosi di quindici giorni di degenza e la mascella fratturata e la cronaca dell'evento si chiude con un trafiletto piccolo piccolo in quinta pagina. E nessun risarcimento alla vittima perché l'aggressore è nullatenente, imputato di diversi reati, ma sempre rimesso in libertà nel paese di Bengodi dei meravigliosi diritti riconosciuti ai nostri ospiti immigrati, con tanto di associazioni pie e di bravi avvocati di patrocinio gratuito al seguito.Ma le cose sono andate diversamente e la pistola e il colpo al cuore fanno tutta la differenza e la vittima, nelle cronache dei tiggi poco assortiti, è l'aggressore dal pugno facile che diventa, miracolo! un 'malato' bisognoso di cure (farlo curare prima del fattaccio no, eh?) - e alla sorella che grida e sbraita in piazza e chiede 'giustizia' (vaste programme) viene dato tutto lo spazio audio-video necessario a suscitare una forte commozione per il morto.Perciò torniamo ad Abele e al fratello crudele Caino che lo colpisce con la pietra. Poniamo che Abele, a terra, sanguinante ma ancora lucido, afferrasse anch'esso una pietra e colpisse di converso il fratello per neutralizzare un secondo colpo fatale (all'epoca non c'erano le pistole). Come avrebbero titolato i nostri tiggi assai poco assortiti?'Lite furibonda tra fratelli: si colpiscono a vicenda e Caino muore.' Salomone, giudice equanime, interrogato in proposito non saprebbe a chi dare torto e ragione. Si ipotizza la libertà condizionale e un risarcimento.'