Nebbie e dintorni

La sindrome dei Salvatori.


La raffigurazione di un Salvatore va di pari passo con l'idea di un pericolo costante, con le molte insidie del nostro vivere e, buon ultimo, con l'abisso del Peccato che ci inghiotte - che, spesso, è 'mortale' ed essere salvati dalla morte, vivaddio! è l'Apoteosi, la felicità massima, il Sogno e la Luce che illumina il buio della odiata mortalità.Questo 'prima'. Prima del 'volemose bene' universale e amiamoci tutti appassionatamente nei modi che più ci piacciono e guai a discriminare tutti coloro che la Bibbia, in tempi lontanissimi e mitici, indicava quali abitanti di Sodoma e Gomorra, - luoghi del peccato e della insubordinazione umana contro la Legge divina e della Punizione conseguente.E il bravo Francesco si è chiesto, di recente: 'Chi sono io per giudicare?', interrogato sul merito delle 'nozze gay' e dintorni - e della nozione di peccato la post modernità fa allegramente a meno perfino in punto di morte: momento topico di ogni e tutte le conversioni tardive e 'non si sa mai' e 'vedi mai che...'.E, nel loro piccolo, anche i pro vax, ultimi arrivati nella categoria dei micro Salvatori dell'umanità, ci fanno credere che siamo nel peccato (mortale) se non ci vacciniamo tutti; e che siamo responsabili della propagazione delle 'varianti' indiane e salvadoregne e nicaraguensi e azerbaigiane perché loro, invece, il virus non lo replicano o, se mai lo replicassero, sarebbe in forma attenuata (dicono).E questo loro Vangelo post moderno ha l'avallo di valenti virologi e scienziati, dicono; peccato che tutte le dinamiche della 'Nova Scienza' virologica siano tutte in fieri e soggette ad aggiornamenti pressoché quotidiani - e vedrete che, quest'autunno, tutto sarà rimesso in gioco e i novelli Salvatori torneranno ad essere 'i salvati' (glielo auguriamo di cuore) perché il vaccino li mette al riparo (dicono) dalle terapie intensive e le conseguenti intubazioni e ne è valsa la pena.Ma già ci mandano a dire, i virologi e gli apostoli di Big Pharma, che gli anticorpi delle prime due punturine presto si ammosciano e si attenuano nei corpi dei Salvatori-salvati e durano, si e no, un sei settimane in piena erezione (in quei laboratori si va a spanne), poi bisogna rinnovare la dose – e saremo tutti punturine-dipendenti del nuovo business planetario del Terzo Millennio della Nova Scienza.Ma, vedrete, se così fosse, che si lambiccheranno le infiammate cervici per scovare un qualche altro capo di imputazione contro i pervicaci no vax della libertà malintesa (dicono) perché l'umanità, da sempre si nutre dell'idea di Colpa e Colpevoli – e ieri erano i gay dell'hiv, però trattati con i guanti a causa del 'politicamente corretto', e oggi sono i no vax- untori e colpevoli replicatori delle mille varianti future note e di quelle ancora da conoscere e riconoscere e da combattere con sempre nuovi e potenti vaccini per la gioia dei Salvatori presenti e dei futuri.In alto i cuori, sono rivolti a un futuro luminoso.
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ILGIORNALE.ITIl dibattito sulla terza dose: spunta l'ipotesi per i più fragili