Nebbie e dintorni

Con sincero affetto e stima.


Riflettevo sul 'pensiero unico' ieri sera, ascoltando il primo ministro italiano magnificare il successo della sua iniziativa di convocare il g20 con annessi tour turistici dell'intendenza politica e delle mogli e/compagne in visita alla città eterna. Ma non abbiamo alcuna garanzia tangibile che sarà un successo, in verità. Abbiamo gli auspici, i proponimenti, i 'faremo' (più onesto sarebbe 'proveremo a fare'), ma giornalisti non 'embedded' e dalla schiena dritta (battete un colpo) dovrebbero farsi carico di informarci, nei mesi e gli anni a seguire delle catastrofi planetarie annunciate, cosa è effettivamente andato a bersaglio ed ha migliorato le cose del mondo di tutto il bricolage politico che ci hanno propinato a tamburi e televisioni battenti come 'un successo'. Pranzi epulonici inclusi.Il dramma, vedete, è tutto contenuto nel dogma del 'pensiero unico'. Che vuole il nostro primo ministro essere uomo della provvidenza e il solo vero leader europeo di gran peso. E tutto ciò che fa e dice (dice di più di quel che fa) è vangelo e olio essenziale alla mitica 'ripartenza'. Ed è garante dei miliardi europei (che restituiremo). E pazienza se i cimiteri sono pieni di lapidi di altrettanti uomini della provvidenza di cui non abbiamo più memoria e dei quali fatichiamo a ricordare il plauso.E il pensiero unico è potentemente veicolato, in questi anni di fastidiosa pandemia, dalla riscossa della scienza e dai vaccini ultimi.Guai a chi si dice no vax perché verrà insultato, licenziato, reietto dal vivere civile di cinema e teatri e ristoranti al chiuso. Vade retro. Abbiamo i nuovi satana e il remake della lotta furiosa tra il Bene e il Male con gli arcangeli celesti dallo spadone fiammeggiante che impediscono l'accesso al paradiso in Terra dei sani (o pretesi tali).Che, in verità, stanno impauriti di fronte ai loro grafici rassicuranti e alle tabelle dei morti, ricoverati e guariti per tema che compaia, in questo autunno che incede con lentezza indicibile, la curva verso l'alto dei ricoverati in terapia intensiva con seconda o tripla dose che li precipiterebbe nel panico e nello sconforto (uno di loro, di mia conoscenza e mio pluri amico sui socials, si cospargerà di cenere il capo e farà harakiri con tanto di video sul profilo e gli occhi strabuzzati e gli intestini di fuori per la regia di Tarantino).E il pensiero unico 'scientifico' ha fatto strame, in quest'ultimo anno di lotta greco-romana tra vax e no vax, di quel bell'equilibrio che si era stabilito tra le solide verità della medicina allopatica (con tutte le sue 'controindicazioni' ben descritte ed elencate nei bugiardini) e quelle della consorella omeopatica - mai riconosciuta e da molti reietta. Che quasi tutti i soloni della scienza dicono essere 'acqua fresca' (la memoria dell'acqua), ma che molti medici di famiglia e molte farmacie annovera(va)no nei loro listini e consigliavano di assumerne le perle ai pazienti spaventati dalle 'terapie d'urto' allopatiche.Non abbiamo dati 'scientifici' da sbandierare sull'efficacia di questi e di quelli. I giudici finali siamo noi 'pazienti', tanto pazienti davvero – che spesso guariamo del nostro e ci restano, invece, gli strascichi delle 'controindicazioni' dei farmaci assunti.E' la misura di equilibrio che voglio sottolineare e sollecitare la vostra attenzione. Un equilibrio rotto dall'imposizione del green pass che surrogava la vaccinazione obbligatoria - molto temuta dai politici di s-governo a guida pd, chissà perché.Perché un equilibrio si poteva trovare, in quest'anno di sommersi e salvati pretesi ('a chi la tocca, la tocca', diceva Gervaso nei Promessi sposi a proposito della peste che pareggiava tutte le erbe del prato) e potevamo evitare di fare i primi della classe in Europa - che abbiamo fatto prigionieri i nostri concittadini (una cospicua parte di loro) e li abbiamo costretti alla militanza sulle piazze e al muro contro muro e li sommergono di improperi e di lazzi e sberleffi, ma, forse, chissà, le statistiche ospedaliere dell'autunno e dell'inverno entranti li smentiranno e calmeranno gli impeti e le sicurezze dei pro vax. Chi vivrà vedrà, estote parati.E andate a leggervi nelle enciclopedie il lemma 'pensiero unico' con i relativi successi e gli insuccessi storici. Evito di indicarvi, tra i vari pensieri unici, anche quello del nostro Ventennio perché non voglio farvi 'sclerare', come si dice da noi veneti e indurvi ad un subitaneo scattare sull'attenti al canto di 'Bella ciao'. E lo sapete che parteggio per voi e ci tengo a che restiate sani e pluri vaccinati e ci dimostriate che avete ragione e che abbiamo finalmente sconfitto il maledetto virus.Con sincero affetto e stima, sempre vostro.