Nebbie e dintorni

Gli immunizzati immaginari


Gli immunizzati immaginari. Ve lo do io il Natale senza restrizioni.Il governatore del Veneto, Luca Zaia, preoccupato della risalita dei casi di contagio diceva ieri sera in tivù che 'ci vuole il buonsenso' dei cittadini per rallentare la crescita dei ricoveri. Quindi si torna al distanziamento e alla mascherina e la parola 'immunizzazione' per i vaccinati viene archiviata perché si finisce in ospedale anche se vaccinati e si contagia pure.E i sintomi che si pretendono 'attenuati' nei vaccinati diventano il casus belli della quarta ondata perché chi va a ballare nelle milonghe, per dirne una di clamorosa, esibisce il lasciapassare 'green' e si crede immune e sottovaluta i sintomi ed è più pericoloso di un no vax che ricorre a un tampone per dimostrare la sua negatività (al virus).E di buonsenso nelle recenti riaperture di discoteche e sale da ballo se ne è visto davvero poco – e i gestori in debito di ossigeno economico da due anni hanno usato bravamente delle licenze del greenpass per riaprire senza troppi controlli - e Zaia farebbe bene a passare per i locali di zona entrando dal retro mascherato e darvi una veloce occhiata, per poi dirci se vi si pratica il giusto distanziamento e le mascherine o se vi si rispettano gli obblighi di legge di denunciare gli eventuali focolai.Untori a chi, cari i miei pro vax immunizzati immaginari?