Nebbie e dintorni

Binario triste e solitario


'Binario triste e solitario' potrebbe essere la colonna sonora che si accompagna al suo viaggio - di questa 'littorina' asmatica e fumigante che accende il suo motore diesel e non ha nessuno a bordo. E l'unico passeggero supposto con cui il capotreno ingaggia conversazione sono io che ho un'altra destinazione, invece, ma il mio treno è in ritardo e a vado vagando di binario in binario osservando le folle che svuotano i vagoni e 'scendono in laguna'. E, in ogni caso, la mia linea è una linea 'ricca', servita dai moderni etr 360 e 521 'rock' elettrici e dai sedili puliti che ancora odorano di nuovo, graziosamente messi a disposizione dalla Regione Veneto in questi anni di pandemia.E sull'ultimo binario la vecchia littorina freme del suo motore asmatico a la destinazione è, ca va sans dire, Adria - che fa venire in mente le nebbie fitte del delta del Po e gli argini del fiume dove crescevano gli olmi delle meravigliose scene in bianco e nero dei film del regista omonimo. Al capotreno dico che sembra di fare un viaggio nel tempo e chiedo come mai si tengono in vita carrette in disarmo così male in arnese. Risponde sorridendo che è la dimostrazione del loro essere ancora forti e capaci di resistere alle inevitabili usure e il suo viso sembra quello di un attore di quei vecchi films girati nelle nebbie padane del tempo in cui si stava meglio quando si stava peggio.