Nebbie e dintorni

Le terre incognite del post moderno.


Le terre incognite del post moderno.https://www.ilfoglio.it/.../la-lenta-agonia-della-chiesa.../...e neanche la Chiesa italiana se la passa troppo bene. Leggetevi l'articolo qui sotto/sopra e avrete un quadro di 'disfacimento operoso' di una Chiesa (dei suoi esponenti maggiori; qualsiasi cosa voi abbiniate alla parola 'maggiori') che ci rappresenta ormai solo il ricordo sfumato dei fasti lontani – di quando nelle parrocchie si mettevano all'indice i films cochons (quasi tutti, bastava un bacio con la lingua e una mano malandrina in lenta scivolata sud) e quelli violenti, con l'eccezione di qualche 'western' datato.Erano i tempi che i parroci inveivano dai pulpiti come novelli Savonarola, e i papi negavano le comunioni e i sacramenti ai divorziati, e l'aborto, ca va sans dire, era un omicidio tout court con l'aggravante delle premeditazione e dell'impossibilità della vittima a difendersi dalle pinze horror del chirurgo designato. Ma vinse il popolo, quello dei referendum sulle esiziali questioni, quello 'scristianizzato' e che cominciò a disertare le chiese – e i seminari erano sempre più vuoti e bisognò importare manodopera specializzata dalle terre di missione (in Francia e nel Belgio la cosa è di tutta evidenza in molte chiese).Un popolo di 'senza Dio' prese in mano il suo destino terrestre e, sui giornali, si cominciò a parlare perfino di gestire la propria morte, orrore massimo, sganciando la vita umana dall'occhiuta vigilanza del Supremo a cui, secondo la Dottrina, la vita umana appartiene di diritto.I semidei umani in marcia verso il terzo millennio della laicizzazione totale e dell'intelligenza artificiale computerizzata che li apparentava, presuntuosamente, al Creatore.E il papa ultimo, il nostro amato Francesco iper misericorde, ha scritto pagine di difficilissima interpretazione in questo contesto di Dottrina che langue e si fa evanescente – e sulla questione dei gay, sempre più tonitruanti e sfrontati nelle loro manifestazioni 'pride' e le pretese di insegnare un loro 'politicamente corretto' nelle scuole, è arrivato a dire con aria mesta: 'Chi sono io per giudicare...' - roba che i cadaveri bruciati dal fuoco divino in quel di Gomorra e Sodoma si rivoltavano nelle lontane tombe archeologiche.Ed è un pallido ricordo anche quella crudeltà assoluta della 'terra consacrata' dei cimiteri – dove i suicidi non trovavano alloggio perché avevano negato col loro gesto estremo l'assunto-base delle vite nostre che non sono nostre, bensì le abbiamo in prestito dal Creatore e a Lui le si deve restituire anche quando 'tiriamo le vite coi denti' e le sofferenze fisiche diventano intollerabili.Che reste-t-il dei nostri lontani 'esercizi spirituali' dove si mortificavano le lingue e gli stomaci e dei collegi dei preti dove, nel cinema annesso, si proiettavano i deliziosi martirii dei 'Dialoghi delle Carmelitane', che andavano a morire sulla ghigliottina?Una seconda, più drammatica Rivoluzione ha seppellito questa epopea 'religiosa' e non resta che la ricerca archeologica per ricordarci quei fasti e quell'impero papale sulla stampa e la politica italiana embedded che aveva egida di una intramontabile 'Democrazia Cristiana'. Parce sepulto.Oggi non rendiamo più 'l'anima a Dio', questo sconosciuto, bensì affrontiamo a viso aperto il nostro finale Viaggio verso le terre incognite del Nulla – e ci tremano le gambe, in verità, e ci spaventa la solitudine estrema perché, come dice la nota canzone '...quando si muore, si muore soli' (De Andrè).
ILFOGLIO.ITLa lenta agonia della Chiesa franceseIn un anno e mezzo si sono dimessi il cardinale di Lione, Philippe Barbarin,