Nebbie e dintorni

Assensi servili e proni.


Assensi servili e proni.Straordinaria ammissione quella di Damilano, direttore dell'Espresso, nel corso della trasmissione 'Di Martedì': 'I giornali, noi giornalisti, non ci fila più nessuno (libera traduzione) – non abbiamo più quel seguito e il consenso di cui godevamo fino a dieci anni fa.' E i numeri impietosi delle vendite sono lì a testimoniarlo – e Internet è la 'malafemmina' colpevole di aver distolto i lettori perduti e trasferiti in massa nel suo capace e risonante ventre virtuale.Lo diceva in un contesto discorsivo altrettanto interessante, in verità, e faceva notare che 'la politica si riprende ciò che è suo', e Draghi viene punito ed espulso (dall'insalatiera del voto presidenziale) proprio per il suo essere fuori dai partiti e incapace di mediazione – la sola vera arte della cosiddetta 'politica'. E pazienza se è un'arte miserella e spesso noiosa e che fa incaxxhiare gli elettori.Dunque Draghi resti al suo posto – a portare la soma di Sisifo a palazzo Chigi, luogo di estenuanti confronti e scarsi bianconigli che escono dal cappello di un prestidigitatore di poco talento.E Mattarella, non mandandoci a votare ad inizio anno 2021, ha tutta la responsabilità di aver tenuto a battesimo la spaventosa creatura dalle grandi ali di drago - il cui fuoco gli si rivolge contro e lo brucia se il suo volare non spazia su deserti politici silenziosi e assensi servili e proni.Benvenuti nel 2022, anno terzo di disgrazia post pandemica che ancora non ci ha mostrato di cosa è capace, ma sta covando l'uovo di dinosauro dell'Ucraina.