Intoniamo l'inno fatale: 'Poropom, poropom, poropom-pompom-pompom...'Ecco. Siamo al 31 di gennaio e niente slavine colossali e/o asteroidi di grosso diametro in rotta assassina col pianeta Terra. Evviva. Solo la iattura di una rielezione di fortuna della mummia quirinalizia all'ottavo scrutinio e l'accortezza conseguente (da scrivere in agenda) di evitare di accendere la tivù alle 20.30 del 31 dicembre dei prossimi sette anni come salvavita e salva umore accessori.E, come per tutte le elezioni e le rielezioni, ecco a voi la bagarre politica conseguente che ci dice che il centro-destra non c'è più (ma non ci sembra un male letale, basterà far confluire la maggioranza dei suoi voti sulla Meloni) e che il centrosinistra di s-governo post pandemico si attrezza per sterilizzare il Salvini-trottola impazzita e disinnescare il suo detonatore male inserito nella bomba sotto alla poltrona del presidente Draghi.Andrà tutto bene, vedrete, come in questi due anni di pandemia assassina, e ci ritroveremo a fare predizioni anche nel 2023 da bravi leoni da tastiera quali siamo diventati un po' tutti.E, forse, il segnale che qualcosa di ineluttabile e nefasto e definitivo è accaduto nei pensieri molesti del popolo sovrano ci viene da facebook, dove una persona solitamente silenziosa e giusto i compleanni sul profilo esplode con un suo post-petardo - neanche si fosse trasformata anch'essa in leonessa da tastiera - e si dice indignatissima per la prova di emme fornita dalla classe politica tutta. Benvenuta nel club.E, se è vera quella teoria quantistica che indica una relazione tra il battere d'ali di una farfalla sulle coste della Malaysia e un tornado che si prepara sulle coste del Messico in diretta conseguenza, noi speriamo che ce la caviamo e auspichiamo che le prossime elezioni siano davvero il tornado di prossime macerie politiche e il riscatto del popolo sovrano contro gli imbelli deputati dai dis-onorevoli c... incollati alle cadreghe.Sorgi, oh popolo silente e intona, mano sul cuore, l'augusto inno delle vittorie: 'Frate-elli, d'Ita-alia, l'Ita-alia s'è de-esta...'
Intoniamo l'inno fatale.
Intoniamo l'inno fatale: 'Poropom, poropom, poropom-pompom-pompom...'Ecco. Siamo al 31 di gennaio e niente slavine colossali e/o asteroidi di grosso diametro in rotta assassina col pianeta Terra. Evviva. Solo la iattura di una rielezione di fortuna della mummia quirinalizia all'ottavo scrutinio e l'accortezza conseguente (da scrivere in agenda) di evitare di accendere la tivù alle 20.30 del 31 dicembre dei prossimi sette anni come salvavita e salva umore accessori.E, come per tutte le elezioni e le rielezioni, ecco a voi la bagarre politica conseguente che ci dice che il centro-destra non c'è più (ma non ci sembra un male letale, basterà far confluire la maggioranza dei suoi voti sulla Meloni) e che il centrosinistra di s-governo post pandemico si attrezza per sterilizzare il Salvini-trottola impazzita e disinnescare il suo detonatore male inserito nella bomba sotto alla poltrona del presidente Draghi.Andrà tutto bene, vedrete, come in questi due anni di pandemia assassina, e ci ritroveremo a fare predizioni anche nel 2023 da bravi leoni da tastiera quali siamo diventati un po' tutti.E, forse, il segnale che qualcosa di ineluttabile e nefasto e definitivo è accaduto nei pensieri molesti del popolo sovrano ci viene da facebook, dove una persona solitamente silenziosa e giusto i compleanni sul profilo esplode con un suo post-petardo - neanche si fosse trasformata anch'essa in leonessa da tastiera - e si dice indignatissima per la prova di emme fornita dalla classe politica tutta. Benvenuta nel club.E, se è vera quella teoria quantistica che indica una relazione tra il battere d'ali di una farfalla sulle coste della Malaysia e un tornado che si prepara sulle coste del Messico in diretta conseguenza, noi speriamo che ce la caviamo e auspichiamo che le prossime elezioni siano davvero il tornado di prossime macerie politiche e il riscatto del popolo sovrano contro gli imbelli deputati dai dis-onorevoli c... incollati alle cadreghe.Sorgi, oh popolo silente e intona, mano sul cuore, l'augusto inno delle vittorie: 'Frate-elli, d'Ita-alia, l'Ita-alia s'è de-esta...'