Nebbie e dintorni

Guerre per procura.


Dunque l'abbiamo fatta nostra, la guerra in Ucraina. Abbiamo mandato gli 'aiuti' militari (arriveranno in tempo?), stanziato i fondi necessari agli accoglimenti dei 'milioni di profughi' in arrivo (fonti giornalistiche filo governative), dichiarato lo stato di emergenza di guerra fino a fine anno - rinnovabile a Capodanno con nuovo decreto di urgenza. E appoggiamo e finanziamo le 'brigate internazionali' , fornendo i volontari di tascapane e coltellino svizzero. Andate avanti voi che noi abbiamo altro da fare - e la guerra, non dichiarata bensi' suggerita, la dosiamo con accortezza per tema di una minaccia russa di ingerenza e complicita' con il nemico ucraino.Il Belpaese dalle accoglienze stellari e inesauste di navi quarantena si appresta a riempire di bel nuovo le caserme dismesse e gli ospedali chiusi con i nuovi profughi - questi si certificati quali ' profughi di guerra'. E, dopo la cattiva accoglienza riservata ai profughi istriani d'antan vedremo quali sorrisi e buon animo riservera' la gente al novello 'troppo che stroppia' di una umanita' dolente e in perenne affanno di dolori e miserie di importazione.🥴