Nebbie e dintorni

Fatevi un selfie.


Fatevi un selfie.Non siete nel teatro di guerra, d'accordo, ma una foto virale la potete confezionare anche voi – di facile divulgazione via socials e i 'mi piace' e le condivisioni a mille.Se avete una terrazza con a lato dei condominii potreste proiettare, la notte, il giallo e l'azzurro della nota bandiera sulla facciata del condominio più vicino e farvi un selfie a pugno chiuso levato – che fa tanto brigate internazionali strette nell'assedio di Madrid della mitica guerra di Spagna.Oppure sventolate la bandiera in questione illuminata dal sole dell'alba, il sol dell'avvenir della prossima vittoria annunciata dei resistenti e degli invitti – che nel Donbass non si sono fatti scrupolo alcuno di sfidare l'orso russo per anni e causare la morte di 14000 combattenti (stima approssimativa), con i paesi filo Nato che si giravano dall'altra parte e gli bastava la concessione di nuove basi militari dove piazzare i loro missili 'difensivi' (sic).E la foto qui sotto della bambina con fucile in grembo e lecca-lecca è diventata virale - malgrado la pacchianeria della posa e l'uso intollerabile che vi si fa dell'infanzia (da proteggere su internet sempre per via delle malate attenzioni) - a causa di quell'assordante 'armiamoci e partite' che impazza sui nostri tiggi embedded a tutte le ore del giorno e della notte, incluse le ipocrite manifestazioni per la pace che la pace la invocano astrattamente, e ciascuno col suo slogan migliore e più suggestivo, ma nessuno dei presenti che ci spieghi per filo e per segno quali proposte concrete si possono portare al tavolo delle trattative tra i due nemici in guerra, in ispecie le proposte dei paesi filo Nato di ritirare i loro armamenti di prossimità e smettere la cintura d'assedio alla Russia e la logica malata del 'nemico' a prescindere.
BLOG.LIBERO.ITLa bimba ucraina con il fucile e il lecca-lecca: la foto diventa un simbolo. Ecco la sua storia