Nebbie e dintorni

Di quando i giornali erano leggibili, ahinoi.


Mi piaceva leggere i giornali. E, quando ho fatto trasloco, a malincuore presi atto che le pile delle annate di 'la Repubblica' che contenevano i fatti e gli eventi che più mi avevano appassionato e scandivano i passaggi cruciali tra la prima e la seconda repubblica debordavano dagli scatoloni e le pagine erano irrimediabilmente ingiallite e impolverate e 'acqua passata non macina più'.Poi venne il tempo delle 'fake news' che i giornali imputano ai socials , ma che abbondano, ahinoi, anche sulle pagine un tempo autorevoli delle storiche testate e le schierano tra i miliziani armati delle tesi governative dei partiti di s-governo.E Repubblica è oggi un 'giornale di partito' (preso), dopo che tutti gli organi di stampa dei partiti della prima repubblica hanno chiuso i battenti per troppo pochi lettori e anche lei 'non si sente troppo bene', insieme a 'la Stampa' e al Corriere - tutti ammalati di faziosità grave e di totale noncuranza delle varie e diverse opinioni che animano i socials.E se è vero che un po' di 'mestiere' è rimasto impigliato nelle tastiere delle redazioni e gli riesce di fare titoli suggestivi ed efficaci campagne di stampa contro gli odiatori (quasi tutti coloro chi li avversano politicamente sui socials) è vero anche che 'il re è nudo' e si combatte a carte scoperte - e quei giornalisti storici più non nascondono le divise che indossano e le bandiere politiche che sventolano e sono schierati come un sol uomo a lato dei maggiorenti pd e ne sostengono le tesi e le ragioni con pervicacia e dedizione degna di miglior causa.E la mitica 'liberta di stampa' è ormai una questione di schieramenti politici in guerra ed io milito, obtorto collo, nella fazione dei pretesi 'odiatori' - che altri non sono che i vecchi oppositori delle cattive politiche dei malefici partiti incollati alle cadreghe. Oppositori oggi migrati sui socials e armati di tastiera e fortemente risonanti nelle 'camere dell'eco' di Facebook e di Twitter.Benvenuti nelle nuove agorà del terzo millennio.