Nebbie e dintorni

Maestre maldestre.


Riflessioni del lunedi. - 28 luglio 2014Il mondo rinasce ogni giorno dalle sue ceneri. Un po' come noi – che ci corichiamo con un carico di problemi irrisolti e la mattina ci muoviamo a tentoni per la casa, riordinando corpo e anima e la tana in cui abbiamo rifugio e proviamo a dare ordine al caos che ci avvolge e ci permea.E non lasciatevi trasportare in volo dalla metafora dell'araba fenice perché quel suo essere 'araba' fa venire l'orticaria, considerato il carico di misfatti e malefatte e crimini che si portano dietro quei dessi, gli arabi dell'ortodossia coranica e delle sure e delle jihad, - che il diavolo se li porti perché è dal tempo della prima crociata che noi, valenti guerrieri dell'Occidente, ci proviamo a sottometterli e irregimentarli e dirli governabili secondo i nostri più avanzati sistemi di governo (le democrazie) e fargli capire che le antiche leggende religiose dei profeti barbuti e degli angeli e dei demoni e delle vergini paradisiache sono esauste figurazioni arcaiche e stantie, e la modernità non si governa con i veli imposti alle donne e i tappetini da preghiera e le prostrazioni tre volte al giorno in direzione della Mecca e i ramadan dei nomadi pastori che li hanno figliati.E ascoltare la radio, la mattina, e sentire 'di che lacrime gronda e di che sangue' il pianeta che abitiamo - colla litania dei morti e dei profughi sui barconi (che andiamo a raccogliere pietosamente e non sappiamo più dove stiparli) - ci fa dubitare che mai avremo forze e intelligenze tali da affrontare i viaggi spaziali e aprirci al cosmo di altri sistemi solari e galassie.Eppure c'è stato un tempo in cui i bis bis nonni credevano che l'orizzonte di riferimento fosse quello delle 'magnifiche sorti e progressive' – ed era l'epoca delle grandi invenzioni e scoperte: la radio di Marconi, i lampioni a gas che illuminavano strade buie e senza luna, l'acqua nelle case anche dei più poveri, l'igiene pubblica e la sanità che innalzavano straordinariamente la vita media.Poi venne la prima guerra mondiale e l'esaltazione collettiva della 'sola igiene del mondo', seguita dalla seconda della tregenda dei nazionalsocialismi e dell'Olocausto.Un 'uno-due' che ci ha mandati al tappeto e ancora l'arbitro ci sta contando e non riusciamo a rialzarci.Ma tutto quell'ottimismo della ragione dei bisnonni e l'ausilio di sempre più sofisticate tecnologie oggi continua a naufragare nella risacca di una crisi economica che ci fa battere il passo nella stag-flazione - e il lavoro continua a mancare e i politici nuovi continuano a promettere mari e monti (Monti no!!), ma per i miracoli non sono attrezzati; neanche il Renzi che ha ipnotizzato gli italiani stanchi e delusi perfino delle loro abominevoli malefatte elettorali: id est l'aver mandato allo s-governo della repubblica un malfattore notorio e recidivo.Perciò, cari e-lettori, rimbocchiamoci di bel nuovo le maniche e, a tentoni, ri-proviamo a mettere ordine nel caos di ogni nuovo mattino. Lo dobbiamo ai nostri figli e ai nipoti, dicono i 'buonisti' e i lungimiranti. Beh, proviamoci. Magari ci manderanno a dire, in un viaggio nel Tempo, che abbiamo sbagliato tutto, come abbiamo fatto noi coi nonni e i bisnonni morti nelle trincee e nella 'campagna di Russia' - e i secessionisti padani che invocavano un ritorno a quell'Austria Felix che abbiamo ferocemente combattuto.No. Decisamente non abbiamo le idee chiare sul nostro futuro e il passato, malgrado gli storici ci mandino a dire che la Storia è 'maestra di vita'. Maestra maldestra, a ben vedere. Buon lunedì, cari.