Nebbie e dintorni

Leggerezze sognate.


L'Islam tra noi leggero - 17 agosto 2016Alla svolta del 16 di agosto già annusiamo l'autunno. Me lo confermano perfino le piante del mio mini orto botanico con le fragranze diverse che emanano durante l'innaffiatura mattutina. E con l'autunno andranno a spegnersi le polemiche estive sulle donne islamiche entrate a vario titolo in Europa che sfoggiano il loro affascinante 'burkina' nelle nostre spiagge ed è un clamoroso mostrarsi e ulteriore svilupparsi del rabbioso conflitto tra 'noi' e 'loro', - dopo che, in Corsica, si sono menati di santa ragione tra i mariti/compagni delle recluse e monache di clausura sedute sulla spiaggia in burkina e gli indigeni corsi.Monache di clausura monacate a forza dalla 'cultura' islamica e sarebbe interessante trovare il modo di far svolgere un libero sondaggio tra le poverette lontano dall'influenza nefasta e dal controllo stretto dei mariti/compagni per sapere cosa ne pensano veramente di quell'abito che, supponiamo, fa sudare alquanto ed è necessario l'ombrellone che le ripari perché non siano stroncate da un colpo di calore. Ed è palese che il godimento dei piaceri della spiaggia è maggiore e di più ampio respiro (di vento e di 'sapore di sale') per le nostre donne piuttosto delle povere monache infagottate e magari – diciamo fra cinquant'anni – può essere che si vedranno le loro nipoti in bikini e monokini sguazzare libere fra le onde e il ricordo delle povere nonne di clausura sbiadirà come sono sbiaditi i fazzolettoni delle nostre siciliane e/o delle bisnonne dei piccoli paesi di montagna dove andavamo a passare l'estate e ci intenerivano quando passavano con le gerle sulle spalle o falciavano il prato antistante le loro case tutte fazzolettate e con gli stivali per paura delle bisce.Ma 'ha da passà 'a nuttata' di quest'onda di islamismo immigrato da noi in grandissimi numeri e ci vorranno dieci/vent'anni prima che i presenti conflitti e le opposizioni radicali e lotte intestine a suon di morti e feriti e accoltellati sui treni si stemperino o, forse, chissà, l'Europa sarà burkinizzata in gran parte, invece, dato il trend demografico dei nostri fieri ospiti e delle loro monache di clausura e dato che la frontiera sud mediterranea, coi suoi quotidiani 'barconi' a migliaia, continua ad alimentare il flusso dei migranti di fede e costumi islamici di varia e conflittuale dottrina - e comincerà e fiorirà una nuova era di moderni califfi alla Erdogan, ma noi non ci saremo, che fortuna!
Ecologie strampalate - 17 agosto 2015Convivenze ecologicamente sostenibiliNel suo generoso e un po' stralunato sforzo di farci accettare i grandissimi numeri dei 'migranti' prossimi venturi che ci atterriscono, (ci faremo carico di ogni e tutte le guerre, tutte le carestie e siccità, tutte le dittature afro-mediterranee passate, presenti e future? Aiuto!) Adriano Sofri mette a confronto le migrazioni degli uccelli e quelle degli umani e conclude arruolandoci tutti volontari nella Lipu e raffigurandoci un futuro di meravigliose convivenze ecologicamente sostenibili nell'umano giardino dell'Eden dove tutti vivremo un po' strettini e dandoci di gomito e calpestandoci fra mille imprecazioni, ma sostanzialmente felici e contenti, alleluia!E battibeccheremo come le cicogne a centinaia di migliaia negli immensi stagni delle affollatissime metropoli disputandoci il cibo e l'assistenza sanitaria (che già si fa assai strettina e i medici di famiglia ci guardano di brutto se chiediamo loro un esame più approfondito perché l'imperativo renziano e della sinistra è: 'Curatevi meno, curiamoli tutti'). E se qualche gruppo di pretesi 'profughi' rigetta il cibo e getta a terra i vassoi con la pizza e il risotto, protestando perché pretendono un cibo più 'etnico' e consono al loro stato di migranti, pietosamente li raccoglieremo e passeremo quei vassoi rigettati alle mense della caritas – sempre più fitte di barboni e mendicanti indigeni che non vanno tanto per il sottile.E l'equiparazione di Sofri con le meraviglie ornitologiche ecologicamente e multietnicamente sostenibili dovrebbe anche spiegarci dettagliatamente cosa succede in quelle isole felici che sono le 'banlieues' delle grandi città europee che ogni tanto 'esplodono' – e sono fresche nella nostra memoria le azioni dei commandos degli immigrati di seconda e terza generazione che vanno a sterminare gli inermi infedeli nella redazione di 'Charlie Hebdo' o nei caffè letterari di Copenhagen o che inseguono rabbiosamente i turisti del museo del Bardo a Tunisi ammazzandoli come cani - e raffigurarci quale meraviglioso futuro ci aspetta di delicate e rispettose convivenze possibili con tutto questo islam che preme ai confini sud ed est dell'Europa ed alimenta i conflitti presenti e i futuri e gonfia i mattinali della polizia e dei carabinieri con le cronache dei misfatti che: 'Ma non ci bastavano i nostri, maledizione?'Ecologia vo' cercando ch'è si cara alle soavi e speranzose genti della sinistra di s-governo.