Nebbie e dintorni

Dopo di noi il Diluvio (di fuoco).


Quei leaders inadeguati e le loro appartenenze politiche assassine.Quel che tutti abbiamo capito dell'attuale disastro economico e del relativo collasso per le famiglie e le imprese è che c'è una diretta correlazione tra quanto avviene in Russia e la maledetta economia di guerra che ci è stata imposta da qualche mese a questa parte da leaders politici imbelli e incapaci di un pensiero autonomo e realmente 'sovranista' e che si curi degli interessi del popolo e della nazione.Dalle interviste paciose e rassegnate che ci vengono propinate dai tiggi, nessuno escluso, sembra che gli intervistati, il popolo dei tartassati che chiude i negozi e i laboratori artigiani e, prossimamente, le fabbriche e gli alberghi e tutte le infrastrutture energivore - pensate agli impianti da sci, per dirne una che sorregge la fragile economia della montagna d'inverno - tutti, tutti siamo rassegnati a subire, come fosse una malattia incurabile, questa enormità assassina, questa tragedia epocale che manderà sul lastrico e alla fame quella fascia di popolazione che sopravvive a fatica con un reddito medio annuo inferiore ai 16/18000 euro lordi.Tutto ciò noi poveri cristi del popolo minuto lo consideriamo, ad ascoltare i tiggi, come una iattura scaraventata dall'alto da un Destino maledetto: l'Alleanza Atlantica, l'adesione militare alla Nato - e non ci poniamo con la necessaria forza politica critica e non reagiamo contro questo Destino della politica abbietta e colpevole che abita le istituzioni della Repubblica.E perfino quella destra che ha raccolto alle elezioni ultime scorse il consenso dei 'sovranisti' rivoltosi teme l'additare la colpa originaria del prossimo governo Meloni insicuro di sé: l'essersi dichiarato atlantista e filo sanzioni europee e filo armamenti all'Ucraina alla pari con l'odiato s-governo Draghi che va a sostituire.Ma non è un Destino. Cambiare si può. Schiena dritta e voce ferma in Europa possono diventare la qualità precipua del prossimo governo. Diciamoglielo ai leaders dei partiti troppo occupati a spartirsi le poltrone. E l'idea di Orban, in Ungheria, di organizzare un referendum contro le sanzioni che impoveriscono chi le ammannisce - gli stati membri e i cittadini europei tutti – è una buona idea ed è uno strumento politico che dovremmo raccogliere e rilanciare per liberarci di questa falsa malattia mortale e pandemica che uccide le economie e i bilanci fragili delle famiglie e delle imprese.Fuori l'Italia dalla Nato e, se necessario e come estrema ratio, fuori anche dall'Europa degli ottusi burocrati e dei politici imbelli che castigano i loro stessi elettori con le maledette appartenenze 'atlantiste' - e ci portano dritti filati sulla soglia di una terza guerra mondiale termonucleare.Gli Stranamore che ci portano dritti filati alla guerra termonucleare. https://www.ilfattoquotidiano.it/.../ucraina-la.../6825202/
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