Nebbie e dintorni

Pacifismi presunti e 'putinismi' pretesi.


Pacifismi presunti e 'putinismi' pretesi.E, nel riassunto delle puntate precedenti di questa lunga, lunga guerra che rischia di travolgerci tutti a causa dell'insania manifesta dei fornitori di armi all'Ucraina che la prolungano sine die, vi è da segnalare, nella sezione 'le Comiche', lo scippo di Conte versus il professor Letta (in annunciata, attesissima partenza per Parigi insieme al codazzo dei professionisti di un antifascismo da un tanto al chilo).Nella manifestazione 'per la pace' che Conte prepara, incurante delle cento contraddizioni della sua posizione politica (chiedere a gran voce la pace senza decidere l'uscita dalla Nato, per dirne una) si segnala la contro-manifestazione di 'quelli del pd' – che temono una ulteriore emorragia di consensi e i molti pidini dissenzienti partecipanti a quella di Conte.I pidini, perciò, avranno raduno ufficiale nei pressi dell'ambasciata russa – si suppone per segnalare e ribadire che il torto della guerra è tutto dalla parte dei russi, detti nemici a prescindere dai torti segnalati di parte ucraina - che guai a menzionare e dettagliare perché la narrativa bieca e partigiana dei media embedded ti addita come 'putinista'. Di qua o di là del Piave e guai ai dissidenti, come ai bei tempi dell'Austria occupante pretesa.E ne vedremo e ascolteremo delle belle e fiorite – e sarà interessante ascoltare gli slogans che verranno gridati dai manifestanti dell'una e dell'altra parte per capire quale grado di maturazione alcolica abbia raggiunto la coscienza pacifista di questo paese; e speriamo che diano contro ai Mattarella e Draghi e Calenda e alla Meloni, atlantisti e filo Nato delle nostre beole per loro insana vocazione politica e ruolo istituzionale.Ma temo che arriverà prima l'ora fatale dei missili a testa multipla termonucleare in rapida corsa verso i loro obbiettivi contrapposti a risolvere l'annosa querelle che divide i nostrani pacifisti e tutto finirà a tarallucci e funghi (nucleari) e buonanotte al secchio di una umanità che ha lasciato prevalere l'insania latente nel suo cerebro di figli di Neanderthal e castigato l'affannata ragione dei Sapiens fino al momento delle gigantesche esplosioni che ci aspettano.