Libera informazione, che sogno!Immaginate di assistere ad un incontro di pugilato e, stranamente, la telecamera mostra solo un lato del ring e i primi piani sono tutti per un solo pugilatore che danza e lancia i suoi pugni in avanti e senti il botto sul viso e sul corpo dell'avversario ma quel combattente non vedi, non ti dicono niente al riguardo, non lo mostrano affatto, chissà perché. Non si sa se vince o se perde, che statura ha, che viso rabbioso, se è stato ferito allo zigomo, niente.O una gara di atletica, i 100 metri della corsa, dove si inquadra un solo corridore, piano americano o primo piano e i particolari delle gambe in movimento accelerato, ma mai una ripresa dove si vedono tutti i partecipanti correre, chi più avanti o più indietro – e, alla fine, sul filo di lana solo un primissimo piano del corridore preferito dal cameraman partigiano e neanche ti viene detto e mostrato chi ha tagliato per primo il traguardo e chi è arrivato secondo, terzo o ultimo.Trasferite il tutto sull'informazione dei nostri tiggi relativi alla guerra in Ucraina, dove i primi piani sono tutti sui pretesi crimini dei russi versus i loro nemici, le fosse comuni, le torture, le lacrime delle donne senza più casa, e, ognora e sempre, la mitica contro offensiva vincente dei valorosi combattenti per la libertà, ma nessuna informazione relativa al nemico – che pure in quella guerra opera fattivamente e, ravanando sui siti nascosti di internet, si viene a sapere che talora vince e/o infligge severi colpi ai combattenti ucraini e fa esplodere le centrali elettriche e lascia al buio i residenti della capitale.Ma sulle televisioni e sulla stampa nostrana filo Nato e filo propaganda ucraina a senso unico poco o niente di tutto ciò.E la chiamano, con perfette facce di tolla, 'informazione libera'. Sic.
Verità vo' cercando...
Libera informazione, che sogno!Immaginate di assistere ad un incontro di pugilato e, stranamente, la telecamera mostra solo un lato del ring e i primi piani sono tutti per un solo pugilatore che danza e lancia i suoi pugni in avanti e senti il botto sul viso e sul corpo dell'avversario ma quel combattente non vedi, non ti dicono niente al riguardo, non lo mostrano affatto, chissà perché. Non si sa se vince o se perde, che statura ha, che viso rabbioso, se è stato ferito allo zigomo, niente.O una gara di atletica, i 100 metri della corsa, dove si inquadra un solo corridore, piano americano o primo piano e i particolari delle gambe in movimento accelerato, ma mai una ripresa dove si vedono tutti i partecipanti correre, chi più avanti o più indietro – e, alla fine, sul filo di lana solo un primissimo piano del corridore preferito dal cameraman partigiano e neanche ti viene detto e mostrato chi ha tagliato per primo il traguardo e chi è arrivato secondo, terzo o ultimo.Trasferite il tutto sull'informazione dei nostri tiggi relativi alla guerra in Ucraina, dove i primi piani sono tutti sui pretesi crimini dei russi versus i loro nemici, le fosse comuni, le torture, le lacrime delle donne senza più casa, e, ognora e sempre, la mitica contro offensiva vincente dei valorosi combattenti per la libertà, ma nessuna informazione relativa al nemico – che pure in quella guerra opera fattivamente e, ravanando sui siti nascosti di internet, si viene a sapere che talora vince e/o infligge severi colpi ai combattenti ucraini e fa esplodere le centrali elettriche e lascia al buio i residenti della capitale.Ma sulle televisioni e sulla stampa nostrana filo Nato e filo propaganda ucraina a senso unico poco o niente di tutto ciò.E la chiamano, con perfette facce di tolla, 'informazione libera'. Sic.