Nebbie e dintorni

Petizioni pubbliche.


Si sprecano in rete e sulla stampa le mozioni degli affetti degli animalisti di ogni genere e grado che impetrano di salvare la vita all'orso Yoghi inopinatamente mutatosi in belva feroce - Hannibal the Cannibal, sventratore di cristiani ignari della sua presenza e vittime designate del sogno soave di lieta e pacifica convivenza tra tutte le specie viventi che dobbiamo a quelle anime belle e pie.E l'augurio che gli faccio è che ognuno e tutti quei soavi sognatori francescani di 'fratello orso e fratello lupo' si trovino, come il povero morto sbranato, soli di fronte all'improvviso apparire dell'orso Xyz in corsa assassina in un qualche loro bosco delle montagne di nord est dove le belve sono state re-introdotte - e ci diano fattiva e concreta dimostrazione di come ci si deve comportare per evitare la zampata e l'azzanno fatale. Loro che sono così sicuri di poterlo distrarre zufolando e gesticolando - e confonderlo e ipnotizzarlo e salvare la pellaccia e ce lo raccontano animosi sui socials con dovizia di particolari come di una propedeutica salvifica buona per tutti gli appassionati escursionisti dei nostri rifugi di alta montagna.Faremo la conta degli incidenti e degli ammazzamenti da qui a fine stagione e gliene chiederemo ragione e sentimento, statene certi. Per il momento siamo a chiedere al bravo Zaia, se del caso con opportuna petizione pubblica, di rifiutare l'offerta di transito e ospitalità dei plantigradi trentini in Veneto. A ciascuno le sue azzardate riproduzioni e i relativi incidenti annunciati.p.s. Chiedete ai gestori di rifugi e malghe quanto sono contenti della follia ecologista degli animalisti francescani che gridano ai quattro venti che il 'bosco è degli animali' e guai agli arditi che ci mettono piede.