Nebbie e dintorni

Stridenti inni alla gioia.


18 aprile 2014E' di stridente contraddizione ricordare che l'Europa – forse in un soprassalto di speranza di un futuro migliore – si è data come suo inno 'L'inno alla Gioia', l'ode di Schiller divinamente musicata da Ludwig van, il semidio del pentagramma.E, invece, ci apprestiamo ad andare alle urne come a una 'Marcia Funebre', pieni di rancori, noi cittadini del Sud mediterraneo incapaci di rigore e di 'fare i compiti a casa' e garantire il pareggio di bilancio che abbiamo scritto perfino in Costituzione, ma col bizantinismo di dirlo 'equilibrio di Bilancio' - giusto per non smentire le storiche nostre origini e 'una faccia, una razza' di quando eravamo tutti sudditi di Bisanzio e già disputavamo, manu militari, coi Celti e gli Alemanni e i Longobardi – i Barbari, li dicevamo.E ci sono tutti i segni e i segnali di un'Europa che gira il viso non più gioioso, ahinoi, verso il suo passato di stati nazionali riottosi e alcuni desiderosi di sbarazzarsi al più presto dell'Euro e della magnifica idea di un'Europa 'Tochter aus Elysium' - figlia dell'Eliso, nientemeno! e qui tocca notare l'ironia di quei Campi Elisi dove i morti gioivano la realizzazione dei loro desideri e passioni da vivi.I morti e i vivi dell'Europa, già. E chi voterà contro l'Europa dirà di sé e dei suoi che siamo 'più morti che vivi' proprio a causa dell'Euro e del rigore degli Alemanni e illuderà i riottosi e gli indignati che fuori dall'Euro avremo vita più facile e migliore e stamperemo moneta e svaluteremo e l'economia nostra ripartirà a razzo – che, detto così, suona un po' come una presa per i fondelli, un sogno lungo un mese, il mese di maggio, mese di elezioni europee, - che se non darete uno scossone potente ai 'grigi burocrati' che ci hanno governato fin qua, ci toccherà imparare a nuotare a gattino cieco, secondo il noto imperativo che 'quando l'acqua arriva al collo....'Chi vivrà vedrà, cari lettori. Intanto godetevi l'Inno, che è davvero molto bello, al di là delle naufragate speranze e le lontane ambizioni.http://youtu.be/0yuqXPLtlFgL'INNO ALLA GIOIAFriedrich von SchillerGioia, figlia dell'Eliso,Fiamma d'oro giù dal ciel,Noi veniamo, ardenti in viso,Diva eccelsa, al tuo sacel.Il tuo fascino affraternaCiò che il mondo separò,Frantellanza impera eternaDove l'ala tua posò.Chi al supremo ben pervenneD'un amico al fido cuorChi soave sposa ottenneSia con noi nel gaudio d'or.Sì, chi anche un cuore soloSua nel mondo può chiamar ;Chi nol può trascini in duoloVia di qui suo triste andar.Gioia al sen dell'UniversoPosson tutti i vivi aver,Vanno il buono ed il perversoPel fiorito suo sentier.Ebbe ognun fino alla morteVino, amore e un fido cuor ;Voluttà fu al verme in sorte,L'angel gode in te, Signor.Van gioiosi nella gloriaMondi, luce e vita a dar,Ite, figli ad esultarCome prodi in gran vittoria !Siate avvinti, o milioni,Nella gran fraternità !Figli ! Sommo un padre staSopra gli astri e sopra i tuoni.Vi prostrate, milioni ?Senti Iddio, mondo, tu ?Volgi il guardo sopra gli astri,Sopra gli astri sue regioni.http://youtu.be/Bylj_hZPv-8
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