Nebbie e dintorni

Tutti al fronte e le caldaie spente.


Gli storici valori e la truppa schierata. 18 aprile 2022Interventismo. E' la parola principe dell'ultimo settennio. Dobbiamo essere soldati di ogni battaglia, offrire il petto per ogni causa. Vietato defezionare, disertori alla gogna.Siamo scesi in piazza, chi di persona, molti virtualmente, nel 2015: contro le stragi dei 'radicalizzati su web' di seconda e terza generazione di immigrati, le serpi in seno a cui avevamo offerto generosa e stolida cittadinanza, ma che impugnavano il kalashnikov e/o salivano sui tir che conducevano a velocità massima contro le persone sulle 'promenades' di Nizza e durante i mercatini di Natale a Berlino. Ed eravamo tutti inermi 'Charlie' quando una intera redazione di un giornale satirico veniva immolata a Parigi sull'altare barbaro delle 'fatwe' di pretoni islamici dagli occhi strabuzzati dall'ira e sdegno contro la libertà di espressione dell'Occidente accogliente per definizione e per il lassismo-Schengen dei suoi imbelli s-governanti.Poi venne 'il Bataclan': il nostro spaventoso 11 settembre europeo delle twin towers.E siamo stati soldati muti e spaventati chiusi nelle trincee delle nostre case nel fatale e funesto 20-20 del nemico invisibile che aleggiava fuori dalle finestre, un gas nervino 'cinese' di una malattia nuova batteriologica: il Covid19, che lancia le sue silenziose granate dentro i nostri polmoni - e una intera generazione di valenti settantenni e 'ragazzi del 49' ha già 'dato la vita' e altri offerto il braccio nudo ai 'generali che si fregiarono delle battaglie / con cimiteri di croci sul petto' – e non sappiamo se l'hanno poi vinta quella battaglia e se il rincalzo delle artiglierie delle quarte e quinte dosi basterà ad attestarci sulla 'linea del Piave' della riscossa sanitaria promessa.E, grande finale! eccoci pronti ad offrire il petto – e le caldaie a gas mute e spenti i condizionatori nel grande caldo assassino – per la causa della luminosa democrazia ucraina, da difendere con le unghie e con i denti e le baionette innestate e l'inflazione alle stelle e le economie europee nuovamente in ginocchio. E con gli occhi rivolti al cielo e le orecchie in allarme per il sibilo fatale delle atomiche che si minaccia di far esplodere da un lato e dall'altro degli schieramenti della guerra fredda dei fatali Cinquanta. Ma 'chi per la patria muor', sia essa la patria nuova dell'Ucraina invasa o lo schieramento filo Nato dei gloriosi Cinquanta da ricompattare poco importa; chi per la patria muor, dicevo, 'vissuto è assai', perciò, miei soldati, siate pronti al sacrificio estremo, ne va degli storici valori da trasmettere ai posteri (ce ne saranno?).Alt, abbiamo scritto 'valori'. Caporale, ricordi alla truppa schierata quali sono – che mi sono perso la cartina sulla quale li avevo trascritti.