Nebbie e dintorni

Il senno perduto dell'Occidente.


Il senno perduto dell'Occidente che abbaia alla Luna. 11 giugno 2022Era possibile. Insieme stigmatizzare l'aggressione di uno stato nei confronti di un altro – con tutto l'ambaradan retorico di un collettivo 'atteggiamento fermo' e 'massima solidarietà a chi è aggredito' – senza strafare e farsi belli, come si è fatto, con 'sanzioni severissime e dissuasive' e armi all'Ucraina 'que bien resiste', come si cantava ai tempi della guerra di Spagna.In fin dei conti avevamo taciuto (noi dell'Occidente ipocrita) per ben otto anni sulla guerra dell'Ucraina contro i suoi concittadini russofoni e che chiedevano le necessarie e giuste 'larghe autonomie' e minacciavano secessioni in mancanza di quelle.Avevamo taciuto e avevamo continuato i nostri lucrosissimi commerci di materie prime a noi necessarie come il pane (gas, petrolio, terre rare) con una Russia che, chissà perché e per quale ghiribizzo di dottori Stranamore redivivi oltre Atlantico, oggi torna ad essere il nemico storico, la bestia immonda da schiacciare e umiliare con tutta la forza militare della Nato e delle gloriose e baldanzose economie occidentali che, ci dicono, 'possono fare senza'.Senza il convenientissimo gas russo e il suo petrolio che calmieravano i prezzi sul mercato globale.Si è già fatto in Tirolo e in molte altre regioni confinarie di trovare una soluzione politica post bellica a quel genere di problemi, perché, invece, si è silenziosamente autorizzato l'Ucraina a combattere una sua guerra interna con decine di migliaia di morti e vittime civili senza insorgere e strapparsi i capelli e gridare al lupo russo come si fa ora sulla stampa mainstream e sulle televisioni e tiggi riuniti?Va bene stigmatizzare la guerra, ma ogni guerra, vivaddio!Coerenza politica si doveva imporre e non i 'due pesi e due misure' con cui abbiamo pesato la Guerra degli Otto Anni degli ucraini contro il loro stesso popolo nel Donbass e pesiamo la presente dei russi come maledetta rivalsa.E se si fosse stigmatizzata con uguali toni e sdegni la guerra degli ucraini Azov contro i suoi stessi abitanti delle regioni confinarie forse non avremmo avuto questo esito estremo di fronte al quale siamo tutti impazziti (noi dell'Occidente) - e gridiamo al vento come ossessi le folli cose che: 'la Russia non deve vincere la guerra' (si, ma come?) e 'l'Ucraina è la nostra fortezza Bastiani occidentale' e 'chi per la patria muor vissuto è assai'.Ma dite davvero? Morire per l'Ucraina? Dissestare le fragili economie dell'Occidente e mandare a gambe all'aria i faticosi equilibri geo strategici di ieri e i lucrosi commerci a noi necessari come il pane per le convenienze politiche di un solo: la disastrosa presidenza Biden che si accartoccia sotto il peso di eventi troppo più grandi di lei – inclusa la marcia di ritorno dei migranti della Meso America, ben decisi ad occupare Los Angeles e Detroit, come recitano nei loro slogans suggestivi di moderni invasori?Diamoci una poderosa regolata, gente! Mandiamo qualche post moderno Astolfo sulla Luna a ritrovare e riportare sulla Terra il senno che abbiamo perduto. Ce lo raccomandavano già gli antichi poemi.