Nebbie e dintorni

Il vuoto dopo le Termopili.


E oggi, - che le notizie delle trattative in corso tra la Grecia e i suoi creditori pare abbiano imboccato il sentiero giusto e un accordo sia alle viste – vien da pensare che potevamo risparmiarci tanto sconquasso di borse in picchiata e lo scandalo al sole delle file di tutti quei poveretti ai bancomat e il pianto greco di quel pensionato privato della dignità personale – che, per sua fortuna, un amico del padre suo, dall'Australia, lo ha assistito misericordiosamente e lenito la pena.E potevamo risparmiarci l'orgia e lo tsunami di parole inutili e le insulse retoriche populiste e scomodare Pericle e Leonida e Demostene e Stiglitz e Noam Chomsky e la 'democrazia in pericolo' insidiata dai maledetti Banchieri – un fantasy simile alla saga de 'il signore degli anelli', partorito dalle menti sempre infiammate dei sinistri e i populisti di ogni risma: destra e sinistra unite nel peana stonato anti europeo.E oggi che tutti sembra abbiano preso dieci gocce di sedativo – o sarà il caldo meno afoso - e 'i tecnici' (laboriosi gnomi della suddetta saga) hanno preso il posto dei politici e fanno il loro 'sporco' lavoro' di tagliare e tassare e mettere i conti in ordine dei Greci i cui governi, fino a qua, hanno 'preso i soldi' e si sono eclissati, lasciando il popolo in un mare di guai, possiamo finalmente passare ad altro dramma caotico prossimo venturo e rivolgere gli sguardi ad altri orizzonti e svuotare le sacrosante palle che erano arrivate al colmo e speriamo che, per una volta almeno, la Storia sia magistra e ci risparmi future manifestazioni oceaniche di 'piazza Sintagma' e tutto l'inutile agitarsi di questi ultimi giorni. Che la saggezza della civetta che avete impresso sull'euro greco sia con voi e con i vostri spiriti.Amen e così sia.