Nebbie e dintorni

Bestemmie.


Bestemmie. - 18 luglio 2019Sto per profferire una bestemmia, siete avvisati, tappatevi le orecchie e/o cambiate lettura.Non mi piace Montalbano. Ecco l'ho detto. Respirone.Il Montalbano televisivo è macchietta regionale, prevedibile e noioso, come le troppe fiction indigene che infestano i palinsesti - e tocca fare zapping per trovare un qualche film francese o di produzione hollivudiana di qualità che riesca a farci tollerare e digerire le interruzioni pubblicitarie.E, a mia discolpa, dirò che mi sono sforzato di leggere qualche pagina di un libro del Cammilleri, ma trovo ostico e disturbante quel suo ricorso a un dialetto siciliano reinventato – per le trame e il disegno dei personaggi rimando al giudizio qui sopra delle tante sceneggiature che se ne sono tratte.Ed ho provato anche a resistere oltre la mezz'ora , ieri sera, in quel gran teatro di Siracusa che rimanda alla Magna Grecia e ne ha ospitato le tragedie e le commedie e, indubbiamente, il gran vecchio Tiresia, lì 'di persona e personalmente', aveva il fascino della affabulazione del passato, - con quel suo vocione teatralissimo di mille sigarette, ma di coniugare il presente in qualche modo, come pretendono quasi tutti i grandi pezzi di teatro di ogni regia che si rispetti (vedi Ovadia con le sue 'Supplici'), questo non l'ho colto e me ne dispiaccio.Sarà perché la favolistica para religiosa dei miti greci, alla lunga, è noiosa e infantile, come lo è la favolistica dei miti degli induisti, mutatis mutandi, - con tutto quell'apparire e scomparire di dei sotto veste di animali: tori o piogge d'oro che mettono incinte le incaute femmine degli umani e le punizioni atroci delle povere infelici che tentano di sottrarsi agli stupri divini, che vengono mutate in alberi di alloro.E guardate che fine miseranda hanno fatto quelle mitiche narrazioni divine al primo apparire dei soldati apostolici di 'un solo e vero Dio' - che ne hanno abbattuto i colossali templi e le statue crisoelefantine di Zeus e Minerva e Poseidone e oggi ne visitiamo le tristi macerie a Paestum ed Agrigento.Cammilleri mi era simpatico, come uomo e scrittore, anche se non ne reggevo la lettura oltre la quarantesima pagina per le ragioni della lingua e delle trame, finché anche il suo mito, edulcorato e sostenuto dalle alabarde e dai peana della sinistra dei misericordiosi e accoglienti 'no borders' ad oltranza (i filo Carola dei porti violati) non me l'ha reso inviso come un per un loro capo politico e un 'manifesto' e un 'santo-subito' di questi tempi grami di antifascismo da un tanto al chilo: rimasticato e ruminato sette volte sette - e che davvero ci annoia per la sua insulsaggine e il suo palese essere un 'fuori luogo' storico e una litania insensata.Riposi in pace, perché di pace e di una nuova sensatezza politica c'è davvero un gran bisogno.http://www.iconos.it/le.../libro-i/apollo-e-dafne/