Scordatevi 'l'amour fou'. Non è di questo tempo. L'espressione del 'sublime' di Breton – che scriveva alla figlia Aube: 'Vi auguro di essere amata follemente.' oggi sarebbe passata al vaglio delle operatrici del numero rosa degli 'stalking' o peggio e segnalata alle questure per gli eventuali interventi del caso. Tempo che vai letterature che trovi.E, forse, anche nelle scuole si dovrà andare oltre e tirare dritto quando si tratterà delle avanguardie letterarie dell'Otto/Novecento e cancellare Breton e la sua ricerca del sublime possibile perché troppo prossima allo stalking e all'ossessione tutta maschile dello 'stare addosso' alle compagne/amanti con la pretesa dell'essere unici e soli.'Solo a te sola' del D'Annunzio andrà perciò attentamente analizzata perché espressione ambigua e poco rispettosa del diritto di ognuno e tutti, e della donna post moderna, ca va sans dire, di frequentare amiche e amici con la piena libertà che le riconosciamo - e la gridiamo in coro nelle oceaniche manifestazioni contro 'il patriarcato'.E guai a sollevare il velo sulla relazione tossica tra Dino Campana e la Aleramo, giustamente finita con l'internamento in manicomio di lui - e i suoi 'Canti Orfici' derubricati in 'Canti Orchici' e gettati nella differenziata della Storia moderna della 'cancel culture'.Ci resta, però, e ce lo teniamo stretto, l'amore sublime e traslato nell'altro mondo delle stelle notturne che 'usciamo a riveder' del poeta sommo versus Beatrice – catalizzatrice superna e inarrivabile di tutte le umane pulsioni maschili perché le depura di ogni carnalità malata e di ogni patologia di possesso esclusivo. Lassù, negli Empirei, 'vuolsi così colà' e ogni bassezza carnale e altro limite umano si risolve in Luce e Canto.Ma un rimpianto ci resta per quell'inno di Natura panteistica e sensuale del poeta che voleva allacciare i malleoli con Ermione sotto la fitta pioggia nel pineto - e la visione pagana di post moderni semidei che sottostava a quel loro rapporto amoroso riscatta nell'evocazione del silenzio e del canto esclusivo della pioggia ogni miseria presente e la pochezza dei presenti amanti.Un capitolo a parte si riserva al movimento lgbtqrstz perché avanguardia degli anni Duemila che ci introducono nel terzo millennio delle 'magnifiche sorti e progressive'.Chissà se il magistrato che interroga Filippo in carcere gli sottoporrà la bibliografia essenziale necessaria per il suo riscatto futuro - e un esame finale di letteratura per lo sconto di pena richiesto dal suo avvocato.https://culturificio.org/lamour-fou-di-andre-breton/https://www.oscarmondadori.it/.../storie-amore-della.../https://lerossediscendonodaigatti.blog/sibilla-aleramo-e.../
Letterature e mattinali della Questura.
Scordatevi 'l'amour fou'. Non è di questo tempo. L'espressione del 'sublime' di Breton – che scriveva alla figlia Aube: 'Vi auguro di essere amata follemente.' oggi sarebbe passata al vaglio delle operatrici del numero rosa degli 'stalking' o peggio e segnalata alle questure per gli eventuali interventi del caso. Tempo che vai letterature che trovi.E, forse, anche nelle scuole si dovrà andare oltre e tirare dritto quando si tratterà delle avanguardie letterarie dell'Otto/Novecento e cancellare Breton e la sua ricerca del sublime possibile perché troppo prossima allo stalking e all'ossessione tutta maschile dello 'stare addosso' alle compagne/amanti con la pretesa dell'essere unici e soli.'Solo a te sola' del D'Annunzio andrà perciò attentamente analizzata perché espressione ambigua e poco rispettosa del diritto di ognuno e tutti, e della donna post moderna, ca va sans dire, di frequentare amiche e amici con la piena libertà che le riconosciamo - e la gridiamo in coro nelle oceaniche manifestazioni contro 'il patriarcato'.E guai a sollevare il velo sulla relazione tossica tra Dino Campana e la Aleramo, giustamente finita con l'internamento in manicomio di lui - e i suoi 'Canti Orfici' derubricati in 'Canti Orchici' e gettati nella differenziata della Storia moderna della 'cancel culture'.Ci resta, però, e ce lo teniamo stretto, l'amore sublime e traslato nell'altro mondo delle stelle notturne che 'usciamo a riveder' del poeta sommo versus Beatrice – catalizzatrice superna e inarrivabile di tutte le umane pulsioni maschili perché le depura di ogni carnalità malata e di ogni patologia di possesso esclusivo. Lassù, negli Empirei, 'vuolsi così colà' e ogni bassezza carnale e altro limite umano si risolve in Luce e Canto.Ma un rimpianto ci resta per quell'inno di Natura panteistica e sensuale del poeta che voleva allacciare i malleoli con Ermione sotto la fitta pioggia nel pineto - e la visione pagana di post moderni semidei che sottostava a quel loro rapporto amoroso riscatta nell'evocazione del silenzio e del canto esclusivo della pioggia ogni miseria presente e la pochezza dei presenti amanti.Un capitolo a parte si riserva al movimento lgbtqrstz perché avanguardia degli anni Duemila che ci introducono nel terzo millennio delle 'magnifiche sorti e progressive'.Chissà se il magistrato che interroga Filippo in carcere gli sottoporrà la bibliografia essenziale necessaria per il suo riscatto futuro - e un esame finale di letteratura per lo sconto di pena richiesto dal suo avvocato.https://culturificio.org/lamour-fou-di-andre-breton/https://www.oscarmondadori.it/.../storie-amore-della.../https://lerossediscendonodaigatti.blog/sibilla-aleramo-e.../