Dare, fare, salvare o fare testamento.'Dare' è verbo di grande impatto emotivo, in questi nostri tempi di facili commozioni buoniste.'Dare una mano', ad esempio, e/o 'dare il proprio contributo' per una buona causa.O 'dare tutto se stessi', per dire di uno slancio supremo verso l'altro da sé e qui bisognerebbe analizzare l'evento o gli eventi collegati di cause buone o meno buone che giustificano quella donazione da buoni samaritani.Perché c'è la buona causa di quelli che vanno a spalare il fango dopo le alluvioni – causa buonissima e generosissimi gli 'angeli del fango' – che magari si prendono ferie dal lavoro abituale per quella loro straordinaria missione di aiuto.Ma ci sono anche quelli che pretendono di dare per 'salvare vite in mare' e bisogna distinguere tra chi si offre volontario per la missione senza alcun emolumento, a parte il vitto e l'alloggio, e i professionisti della salvezza pretesa al soldo di Soros che armano le navi soccorritrici quali comodi 'taxi del mare' per quei disgraziati che pagano dollaroni sonanti a migliaia per farsi organizzare un naufragio-lotteria del mare.Che, se vinci, stai incistato nell'Europa-Bengodi dei milioni di arrembanti in lista di attesa - o vai, clandestino, ad incrementare i numeri degli ospiti problematici delle periferie-enclaves urbane dell'islamismo radicale e voglioso di 'sharia' in terra europea.Ma, se perdi alla lotteria, l'incremento è quello del numero delle vittime in mare per annegamento - e non sarebbe male se quei generosi pretesi dei taxi del mare considerassero quanto è loro imputato sulla stampa e le televisioni: di incentivare le partenze dalle coste africane grazie a quel loro servizio gratuito di 'professionisti del salvataggio'.E c'è il capitolo del 'dare generosamente' e/o 'fare testamento' per tutte le cause pietose che ci propongono le televisioni e internet – che non si può guardare/ascoltare un video su you tube senza dover prima sciropparsi le richieste pietosissime di bambini e madri ammalati di miseria e quelle dei rifugiati di ogni popolo mendicante o sotto le bombe delle guerre che impazzano sul pianeta.E sarebbe il caso di segnalare la cosa al giornalismo di inchiesta, magari a 'Report' perché accerti per nostro conto se il contributo che offriamo va a segno e salva o lenisce o si perde negli oscuri meandri dell'organizzazione richiedente la questua.C'è abbondanza di misericordia in questo nostro tempo disgraziato, ma serve quel 'grano salis' che la dice utile davvero.
Dare, fare, salvare...
Dare, fare, salvare o fare testamento.'Dare' è verbo di grande impatto emotivo, in questi nostri tempi di facili commozioni buoniste.'Dare una mano', ad esempio, e/o 'dare il proprio contributo' per una buona causa.O 'dare tutto se stessi', per dire di uno slancio supremo verso l'altro da sé e qui bisognerebbe analizzare l'evento o gli eventi collegati di cause buone o meno buone che giustificano quella donazione da buoni samaritani.Perché c'è la buona causa di quelli che vanno a spalare il fango dopo le alluvioni – causa buonissima e generosissimi gli 'angeli del fango' – che magari si prendono ferie dal lavoro abituale per quella loro straordinaria missione di aiuto.Ma ci sono anche quelli che pretendono di dare per 'salvare vite in mare' e bisogna distinguere tra chi si offre volontario per la missione senza alcun emolumento, a parte il vitto e l'alloggio, e i professionisti della salvezza pretesa al soldo di Soros che armano le navi soccorritrici quali comodi 'taxi del mare' per quei disgraziati che pagano dollaroni sonanti a migliaia per farsi organizzare un naufragio-lotteria del mare.Che, se vinci, stai incistato nell'Europa-Bengodi dei milioni di arrembanti in lista di attesa - o vai, clandestino, ad incrementare i numeri degli ospiti problematici delle periferie-enclaves urbane dell'islamismo radicale e voglioso di 'sharia' in terra europea.Ma, se perdi alla lotteria, l'incremento è quello del numero delle vittime in mare per annegamento - e non sarebbe male se quei generosi pretesi dei taxi del mare considerassero quanto è loro imputato sulla stampa e le televisioni: di incentivare le partenze dalle coste africane grazie a quel loro servizio gratuito di 'professionisti del salvataggio'.E c'è il capitolo del 'dare generosamente' e/o 'fare testamento' per tutte le cause pietose che ci propongono le televisioni e internet – che non si può guardare/ascoltare un video su you tube senza dover prima sciropparsi le richieste pietosissime di bambini e madri ammalati di miseria e quelle dei rifugiati di ogni popolo mendicante o sotto le bombe delle guerre che impazzano sul pianeta.E sarebbe il caso di segnalare la cosa al giornalismo di inchiesta, magari a 'Report' perché accerti per nostro conto se il contributo che offriamo va a segno e salva o lenisce o si perde negli oscuri meandri dell'organizzazione richiedente la questua.C'è abbondanza di misericordia in questo nostro tempo disgraziato, ma serve quel 'grano salis' che la dice utile davvero.