Gatte, lardo venefico e zampini. 21 febbraio 2023Tanto va la gatta al lardo che, alla fine, ci lascia lo zampino, recita un sapiente adagio. E la gatta morta della nostrana informazione embedded agli Stranamore della Nato e alle loro cattive ragioni e determinazioni belliche in Ucraina ci mostra, a tratti, lo zampino di una verità storica sempre negata e colpevolmente omessa nella propaganda di guerra filo Nato.Scrive Massimo Gaggi nel suo editoriale di oggi sul Corriere della sera: (...) Toccò a Biden andare a Kiev (in veste di vice di Obama ndr) per salvare il salvabile: riorganizzare il governo ucraino, aiutarlo a dotarsi di un esercito moderno e ben addestrato, tentare di compensare con la tecnologia l'inferiorita' economica e demografica rispetto all'aggressore russo. (...) Biden chiese al presidente Obama di ' far pagare caro ai russi col sangue e con il denaro' quell'invasione.(...)L'invasione pretesa è l'aiuto militare dato dalla Russia agli indipendentisti russofoni del Donbass, per intenderci e la linea dura e guerrafondaia di Biden e dell'amministrazione Obama convinse gli sventati governanti di Kiev a denunciare gli 'accordi di Minsk' precedentemente stipulati per risolvere la controversia e a sfidare il gigante russo sul piano militare.Ne è conseguita la presente guerra per procura Nato (e i morti di entrambe le parti in conflitto più che decuplicati) i cui esiti devastanti ci avvicinano ogni giorno e ad ogni incontro politico con il comico Zelensky all'olocausto nucleare.E l'abbraccio mortale del vecchio Biden guerrafondaio al suo fiduciario a Kiev e sul teatro di guerra, dove quel desso manda a morire i suoi soldati e i civili a quintali, ci appare come il pollice verso mostrato dagli imperatori romani ai morituri che lo salutavano prima di ricevere la ferita mortale nelle arene del combattimento.
Gatte, lardo venefico e zampini.
Gatte, lardo venefico e zampini. 21 febbraio 2023Tanto va la gatta al lardo che, alla fine, ci lascia lo zampino, recita un sapiente adagio. E la gatta morta della nostrana informazione embedded agli Stranamore della Nato e alle loro cattive ragioni e determinazioni belliche in Ucraina ci mostra, a tratti, lo zampino di una verità storica sempre negata e colpevolmente omessa nella propaganda di guerra filo Nato.Scrive Massimo Gaggi nel suo editoriale di oggi sul Corriere della sera: (...) Toccò a Biden andare a Kiev (in veste di vice di Obama ndr) per salvare il salvabile: riorganizzare il governo ucraino, aiutarlo a dotarsi di un esercito moderno e ben addestrato, tentare di compensare con la tecnologia l'inferiorita' economica e demografica rispetto all'aggressore russo. (...) Biden chiese al presidente Obama di ' far pagare caro ai russi col sangue e con il denaro' quell'invasione.(...)L'invasione pretesa è l'aiuto militare dato dalla Russia agli indipendentisti russofoni del Donbass, per intenderci e la linea dura e guerrafondaia di Biden e dell'amministrazione Obama convinse gli sventati governanti di Kiev a denunciare gli 'accordi di Minsk' precedentemente stipulati per risolvere la controversia e a sfidare il gigante russo sul piano militare.Ne è conseguita la presente guerra per procura Nato (e i morti di entrambe le parti in conflitto più che decuplicati) i cui esiti devastanti ci avvicinano ogni giorno e ad ogni incontro politico con il comico Zelensky all'olocausto nucleare.E l'abbraccio mortale del vecchio Biden guerrafondaio al suo fiduciario a Kiev e sul teatro di guerra, dove quel desso manda a morire i suoi soldati e i civili a quintali, ci appare come il pollice verso mostrato dagli imperatori romani ai morituri che lo salutavano prima di ricevere la ferita mortale nelle arene del combattimento.